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Mestre, rapina violenta a una donna: 37enne denunciato grazie alle telecamere

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L’ha raggiunta in bici, mentre camminava ignara verso casa nei pressi di via Ca’Marcello, a Mestre. L’ha affiancata. Poi l’ha spinta con forza e, una volta a terra, le ha strappato la borsa con soldi e documenti all’interno. A quel punto si è dato alla macchia. Peccato che gli agenti della polizia locale, grazie alle telecamere e al coordinamento con la centrale operativa, sono riusciti comunque a rintracciare la sua abitazione.

E a trovarlo, nascosto sotto una pila di vestiti del suo appartamento nella speranza di sfuggire alle sue responsabilità.

È stato così denunciato a piede libero un 37enne, di origini straniere, accusato di rapina nei confronti di una donna di sessant’anni, residente nella zona.

L’aggressione

L’episodio risale a mercoledì scorso, intorno alle 19. 30 quando una radiomobile del Nucleo Pronto Impiego della polizia locale viene chiamata da alcuni passanti che stanno prestando soccorso a una donna, sdraiata per terra, ferita ma cosciente. Insieme agli agenti, sul posto arrivano anche i sanitari del Suem per prestare i primi soccorsi.

È a quel punto che la cittadina racconta agli agenti l’aggressione subìta qualche minuto prima mentre camminava lungo il marciapiede di via Ca’ Marcello, nei pressi degli ostelli, da parte di un uomo in sella a una bicicletta. La donna fornisce i dettagli dell’accaduto, spiegando agli agenti di essere stata avvicinata e poi spinta con violenza a terra prima di venire rapinata della borsetta, con dentro soldi e documenti.

È a quel punto che gli agenti del nucleo pronto intervento della polizia locale si mettono in contatto con la centrale operativa. Pur esaurita la possibilità di un arresto in flagranza, le indagini portano comunque al controllo meticoloso delle telecamere della zona.

Le indagini della Polizia

Le prime verifiche portano nel giro di pochi minuti ad un primo riscontro: viene infatti individuato un uomo in sella ad una bicicletta, corrispondente alla descrizione fornita poco prima dalla vittima della rapina.

Ben presto, viene ricostruito il percorso compiuto dall’uomo e si riesce a risalire alla sua abitazione, nei pressi del cavalcavia di Mestre. Una volta entrati nel condominio, gli agenti trovano all’interno del vano scale la bicicletta dell’uomo e anche la borsa della signora.

A quel punto, il pubblico ministero di turno Giorgio Gava dispone di procedere con una perquisizione domiciliare dell’abitazione dell’uomo per recuperare gli indumenti indossati al momento del fatto e attribuirgli così le responsabilità penali per l’accaduto. Alla porta, però, non si presenza il rapinatore bensì un’altra persona, con ogni probabilità un coinquilino, che spiega agli agenti di trovarsi da solo in casa, in quel momento.

Dopo un successivo controllo, però, il presunto responsabile della rapina viene trovato in casa: nascosto in una camera da letto e sotto una pila di vestiti. Il 37enne, con diversi precedenti penali specifici a carico, è stato così denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per il reato di rapina propria.

«Un plauso agli uomini e alle donne della Polizia Locale», commenta l’assessore alla sicurezza Elisabetta Pesce, «che ancora una volta hanno dimostrato grande professionalità e tempestività nel rispondere prontamente a una situazione di emergenza, assicurando alla giustizia il presunto responsabile di un reato odioso e inaccettabile. Questo risultato conferma l’importanza e l’efficacia del sistema di videosorveglianza messo in atto dal Comune, strumento fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto della legalità».