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Palestra della Gozzano a Caluso, appalto risolto per grave inadempimento contrattuale

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CALUSO. Grave inadempimento contrattuale. Per questo l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Maria Rosa Cena, ha risolto l’accordo che la legava all’Edil Tecna srl di Afragola, in provincia di Napoli, per la costruzione della palestra della scuola media Gozzano. Ora inizia la corsa contro il tempo: bisognerà affidare i lavori a una nuova ditta, scorrendo la graduatoria della gara d’appalto. Tutto dovrà essere terminato entro l’ottobre del 2025: pena, la perdita dei finaziamenti regionali da 1,2 milioni.

Scrive l’amministrazione comunale: «A seguito dell’abbandono del cantiere da parte dell’appaltatore e del subappaltatore (i fratelli Paonessa di Ivrea, ndr), dell’accertamento di difetti di costruzione sulle opere realizzate e del deposito di richiesta di liquidazione giudiziale da parte dell’appaltatore, ha adottato una serie di misure a tutela e garanzia dell’interesse pubblico. Nello specifico si è provveduto a risolvere per grave inadempimento il contratto in essere ed a presentare, nelle sedi opportune, le richieste di risarcimento dei danni subiti. Quanto sopra al fine di poter affidare ad altre ditte i lavori per la conclusione della costruzione della palestra in argomento».

Da almeno due mesi, infatti, non si lavorava nel cantiere. I primi scavi, nell’area verde accanto alla scuola, erano partiti nel marzo del 2022, a cura dell’impresa Edil Tecna srl di Napoli, che aveva offerto un ribasso d’asta del 27% su una base complessiva di spesa di 1 milione e 800mila euro. Di questi 1 milione e 200mila arrivano da un finanziamento regionale nell’ambito dell’edilizia scolastica, 92mila euro dalla vendita di un edificio di proprietà comunale e 462mila euro da risorse del Comune.

Il progetto prevede la costruzione di due fabbricati, collegati tra loro, nell’area dove si trova il nuovo plesso, inaugurato nel 2012. Un corpo utilizzato a palestra, con copertura a doppia falda formata da travoni in legno lamellare e superiore manto in lamiera grecata, alto 7,20 metri. E di conseguenza adatto anche alla pallavolo. Il secondo corpo sarà molto più basso e dotato di tetto piano, ed ospiterà invece gli spogliatoi, l’infermeria ed un piccolo deposito per i materiali sportivi. È quello che fino ad oggi ha causato i maggiori problemi a livello strutturale. L’aspetto esteriore risulterà di tipo tradizionale rifinito ad intonacato e senza cemento armato, facciata a vista in modo da riprendere le soluzioni stilistiche ed architettoniche dell’edificio scolastico principale, a cui si affianca.

Non è il primo stop, tuttavia, che i lavori alla palestra della scuola media Guido Gozzano devono subire. In origine fu quello legato ai problemi geologici dovuti al terreno su cui poggia il secondo corpo, quello degli spogliatoi, che avevano richiesto una variante in corso d’opera ed un aggravio dei costi. Il cantiere era ripartito dopo un anno a luglio 2023. Ma si è fermato di nuovo, quando la Edil Tecna ha portato i libri in tribunale. «Inizialmente - si legge sulla delibera della giunta dell’11 dicembre - aveva richiesto di accedere alle misure preventive concesse nell’ambito della procedura di concordato preventivo “in bianco”, ha ora rinunciato a tale procedura e ha contestualmente prodotto istanza di liquidazione giudiziale».