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Palazzo Giusiana a Ivrea, aumentano i costi e sono a rischio i lavori di sala Cupola e giardini

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IVREA. È l’opera più grande finanziata con i fondi del Pnrr quella che riguarda il recupero di Palazzo Giusiana ed è quella che sconta il ritardo più lungo che con il passare dei mesi si fa sempre più pericoloso: i lavori, per 8,8 milioni di euro, dovranno infatti essere conclusi entro la fine del 2026, pena la perdita dei finanziamenti. Ora però, dopo un lungo periodo di stallo, qualcosa si muove. Nei giorni scorsi la giunta del sindaco Matteo Chiantore ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, modificato a più riprese per questione di budget, a cui seguirà il progetto esecutivo redatto dallo stesso raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto l’appalto (di tipo integrato). Non solo, il Comune ha anche dato il via libera agli uffici di formalizzare il contratto di mutuo con Cassa depositi e prestiti.

Il mutuo

Ai 7,7 milioni di fondi Pnrr Ivrea contribuirà con poco più di un milione: 350mila euro presi dall’avanzo libero dell’annualità 2022 e 723mila di mutuo. La decorrenza dell’ammortamento è fissata al 1° luglio del primo anno successivo a quello della data di perfezionamento. La durata del prestito, a tasso fisso, sarà di 29 anni. L’opera, in capo a Città metropolitana, ha scontato una serie di intoppi burocratici che ora sembrano superati, e un aumento di costi importanti: intorno ai 600mila euro. Cifra che, dopo un lungo tira e molla con il ministero, verrà reperita con il ribasso d’asta. Tutto risolto quindi? Non proprio.

Sala Cupola e giardini

Perché è proprio l’aumento dei costi che oggi mette a rischio una parte importante dell’iniziale progetto che riguardava non solo Palazzo Giusiana, ma anche i giardini antistanti e la sala Cupola. Allo stato attuale infatti non è certo che le risorse bastino a coprire tutti gli interventi inizialmente previsti.

«Abbiamo chiesto ai progettisti dell’impresa di inserire almeno il recupero della sala Cupola perché è nostra intenzione riaprirla al pubblico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Comotto –. Per quanto riguarda i Giardini Giusiana se i soldi non basteranno sarà il Comune, magari in un secondo momento, a farsi carico con risorse proprie della riqualificazione dell’area con nuovi punti luce, un’area fitness e bagni pubblici».

Tornando alla sala Cupola, una delle poche realizzazioni internazionali dell’architettura radicale, è ancora oggi oggetto di visite e studi, con continui articoli sui media italiani e internazionali. Una sala conferenze da circa 100 posti con spazi per le mostre che ha bisogno per tornare usufruibile del rifacimento dell’impianto elettrico, dell’imbottitura delle poltrone e delle travi in legno a vista del soffitto.

Tornando a Palazzo Giusiana, l’immobile di via Patrioti sarà oggetto di una profonda ristrutturazione finalizzata all'ampliamento del liceo Botta. Nei mesi scorsi è stato eseguito il frazionamento dell’edificio. Un passaggio indispensabile perché una parte di Palazzo Giusiana il Comune, pur restandone proprietario, la cederà in uso gratuito e a tempo indeterminato a Città metropolitana, ossia al liceo Botta che da sempre necessita di nuovi spazi per aule e laboratori. Il frazionamento serve per avere impianti, elettrici e di riscaldamento, separati.

La progettazione della riqualificazione dello stabile è stata affidata a ben quattro imprese: Barretta & Partners (Benevento), Iqt Consulting (Rovigo), Tfe Ingegneria (Venezia) e Geologia Tecnica (Pordenone), mentre i lavori saranno eseguiti dalla Cobar con sede ad Altamura (Bari).

Uffici comunali

Sull’immobile (sede del tribunale fino al 2015) i lavori interesseranno la ristrutturazione edilizia, il miglioramento sismico e l’efficientamento energetico e funzionale. Nelle intenzioni degli amministratori diventerà un centro civico per la collettività, e ospiterà gli uffici comunali che oggi sono nell’edificio di via Piave (ex banca d’Italia) che sarà venduto. Non solo a Palazzo Giusiana troveranno anche posto alcuni servizi del consorzio sociale assistenziale Inrete.