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La Gesteco cerca l’impresa nella tana di Gentile 

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Un’altra ostica trasferta attende sabato 14 dicembre la Gesteco Cividale, impegnata alle 20.30 sul parquet dell’Allianz Cloud di Milano. «Vogliamo fare di tutto per compiere un’impresa che ci darebbe davvero grande forza», ha commentato capitan Eugenio Rota suonando la carica a caccia del riscatto.

L’avversario

I padroni di casa dell’Urania, allenata da coach Marco Cardani, sono una delle squadre più solide del campionato, potendo contare su un roster talentuoso ed esperto. Questo però non è decisamente il momento di forma migliore per i “WIldcats”, reduci da 3 match senza punti; dopo due sconfitte in partite punto-a-punto, nel 15° turno è arrivato un netto 81-51 nel “derby” contro Cantù. A Milano c’è quindi tanta fame di rivalsa. A guidare l’offensiva sarà Alessandro Gentile, giocatore che non ha certo bisogno di presentazioni visto il suo passato di altissimo livello in Nazionale e Serie A. L’ala e viaggia a ritmi da MVP: 18 punti, 5 rimbalzi e 3 assist di media. Gli infortuni negli anni lo hanno privato di un tiro affidabile, ma l’esperienza e il talento del 5 sopperiscono ampiamente a quella che, comunque, non è mai stata la specialità della casa. Al suo fianco un altro ex bianconero, Andrea Amato, i due stranieri Giddy Potss e Ike Udanoh (altro veterano della massima serie) e Gianmarco Leggio – tiratore efficientissimo – completano il quintetto.

Qui Cividale

Con Martino Mastellari al seguito – più per sostegno emotivo che per un effettivo impiego sul parquet – la Gesteco dovrà ripartire dall’ottimo approccio visto a Nardò.

«Dobbiamo recuperare le energie per progredire nel nostro percorso – ha commentato Stefano Pillastrini alla viglia – perché tutte le squadre si stanno avvicinando al top di rendimento». Tra impegni ravvicinati e infortuni, i ducali sono ancora in emergenza.

Determinante sarà ritrovare il miglior Lucio Redivo – 1/5 all’arco è troppo poco, per il motore del gioco gialloblù – e gestire le energie: la rotazione accorciata non perdona.

Pillastrini potrebbe riproporre dall’inizio Francesco Ferrari da ala piccola, visto la stazza del duo Gentile-Leggio e lo stato di forma di Leonardo Marangon. Importante poi che Derrick Marks si riconfermi sui livelli di Nardò, prendendosi sulle spalle l’attacco dei suoi, e che Matteo Berti non sia invece lo stesso visto mercoledì: c’è bisogno del suo impatto difensivo.