Accoltellamento a Treviso, identificate due ragazze: saranno formalmente indagate
Pochi millimetri più in là e quel fendente al collo sferrato con un coccio di bottiglia gli sarebbe costato la vita. Pochi millimetri per fare la differenza tra la vita e una morte sfiorata, in un giovedì qualunque, nel cuore di Treviso.
Dall’area critica dell’ospedale Ca’ Foncello trapelano le prime notizie rassicuranti sulle condizioni di Francesco Favretto, il 22enne vittima della aggressione avvenuta l’altro giovedì 12 dicembre in via Castelmenardo.
Gli investigatori hanno identificato le due presunte autrici della violenza: sono due ragazze trevigiane di 17 e 19 anni, saranno formalmente indagate nelle prossime ore. Il peggio è alle spalle: il giovane, residente a Santa Bona, sarebbe fuori pericolo.
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L’entità della ferita al collo tuttavia rende prematuro lo scioglimento della prognosi e l’abbandono dell’area critica dove il ragazzo è stato ricoverato giovedì sera, dopo essere stato salvato in extremis dai sanitari che l’hanno ritrovato in un lago di sangue.
Venerdì pomeriggio la chiazza rossa marcava ancora la scena dell’aggressione su cui indaga la polizia di Stato. Sono una decina i giovani e giovanissimi, alcuni minorenni, identificati dalla questura perché ritenuti coinvolti in un episodio di violenza che ha scosso il capoluogo. Nel frattempo la procura ha aperto un fascicolo per tentato omicidio.
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Dei giovani sentiti dagli agenti di polizia, tre sono stati identificati la sera stessa dell’aggressione. Si tratta di un ragazzo e di due ragazze tra cui quella che, pare secondo gli ultimi riscontri affiancata dall’amica, ha sferrato i colpi con cocci di vetro appuntiti.
La violenta aggressione è avvenuta in due fasi. Prima la rapina ai danni della vittima, derubata del cellulare. Quindi la reazione del giovane rapinato e, di riflesso, l'aggressione da parte delle due ragazze, che lo colpiscono alla gola con i cocci di una bottiglia di Prosecco.