Università di Padova, cantieri per mezzo miliardo: ecco tutti i progetti
Quasi mezzo miliardo di euro di opere: è il piano triennale dei lavori pubblici dell’università. Durante la seduta del Senato accademico di ieri, oltre a quelle già avviate, sono state inserite nuove opere nella pianificazione dell’edilizia universitaria.
Tra queste, il recupero del complesso Sant’Angela Merici in via Falloppio destinato ad attività universitarie. Mentre dopo lo stop al nuovo complesso universitario nell’area demaniale di Voltabarozzo, il Senato accademico ha confermato la volontà di trovare una nuova area nella stessa zona mantenendo lo stanziamento da 46 milioni di euro.
LE GRANDI OPERE
La governance del Bo ha definito il piano 2024-2026 prevedendo investimenti complessivi per 424 milioni. Al di là delle grandi opere già partite, tra i nuovi interventi previsti spicca il completamento del progetto Piave Futura nell’omonima ex caserma e la realizzazione di un’azienda agraria sperimentale ad Agripolis (progetto Casa del dipartimento Dafnae), ciascuno con un costo stimato di 7,5 milioni.
Come detto, dopo la cancellazione del progetto di Voltabarozzo è stata confermata la necessità di nuove strutture per l’ateneo. Il Bo dunque ha intenzione di realizzare l’investimento e ha congelato i fondi in attesa di trovare l’area specifica che probabilmente sarà scelta nel corso del 2025.
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Inserito poi anche il recupero del complesso Sant’Angela Merici, con una spesa prevista di 12 milioni di euro. Si tratta di due edifici che danno rispettivamente su via Sant’Eufemia e via Falloppio, collegati tra loro da un’ex cappella dalla pianta rettangolare e da una corte di circa 800 metri quadri.
La superficie complessiva è di circa 5.800 metri. Nasceranno nuove aule e nuovi uffici, destinati soprattutto alla vicina area medica.
RESTAURI ED EFFICIENTAMENTI
Sono previsti lavori per un totale di circa 42 milioni di euro che includono restauri ed efficientamenti, come il recupero del corpo sud-ovest del complesso Donghi (5 milioni di euro), nuove serre per l’Orto Botanico (463 mila euro), e vari interventi nei complessi storici e didattici. Tra questi, il restauro e la straordinaria manutenzione dei serramenti e degli arredi di Gio Ponti a Palazzo Bo, delle facciate e dei serramenti del complesso Anatomico, il recupero dell’aula magna e l’adeguamento dei servizi igienici e degli impianti del complesso di Scienze del Farmaco di via Marzolo.
PICCOLI E MEDI INTERVENTI
Fondi anche per opere di medie dimensioni (tra 150 mila e 1 milione di euro): in programma 13 interventi per un totale di 7,35 milioni. Tra questi figurano la ristrutturazione di laboratori e spazi didattici, l’adeguamento normativo di impianti e il rifacimento dei sistemi antincendio. E poi il miglioramento dei servizi igienici di Palazzo Bo, la ristrutturazione delle aule al piano terra del Liviano e i primi interventi di riqualificazione del complesso di Santa Caterina.
Sono previsti anche il potenziamento dell’efficienza energetica di edifici come il centro di San Vito di Cadore e la sistemazione di spazi esterni per attività ricreative del dipartimento di Fisica e il complesso Fusinato.
Per gli interventi fino a 150 mila euro, il piano prevede per un totale di 42 milioni il ricorso agli accordi quadro, uno strumento che consente di gestire le manutenzioni con maggiore rapidità ed efficienza. Si tratta di opere legate alla manutenzione ordinaria e straordinaria, edilizia e impiantistica, oltre che all’efficientamento energetico.