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Colangelo al lavoro con Sonego: “Nessuno stravolgimento, punteremo sul gioco a rete e miglioreremo il rovescio”

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I cambiamenti, quelli importanti, spesso spaventano e necessitano di tempo per essere metabolizzati. La vita di un atleta non fa eccezione, e quando un tennista decide di invertire la rotta affidandosi a una nuova guida tecnica è sempre un passaggio delicato. E’ il caso di Lorenzo Sonego che, con grande coraggio nell’arco del 2024, ha deciso di interrompere la storica collaborazione, durata 17 anni circa, con Gipo Arbino e di provare a voltare pagina con Fabio Colangelo. Ora i due sono in Spagna alla Rafa Nadal Academy per preparare la nuova stagione. Proprio l’ex giocatore è stato intercettato da SuperTennis per fornire una panoramica su quello che sarà l’annata ventura di Sonny, rilasciando anche qualche dettaglio su come sia nato il loro rapporto e sul da farsi per quanto concerne qualche miglioria sul gioco del suo nuovo assistito.

Colangelo ha spiegato la sua incredulità quando, ai tempi, venne a conoscenza della decisione di Sonego di separarsi da Arbino: Non avevo il minimo sentore che gli balenasse nella testa l’idea di cambiare guida. Si era tenuto tutto per sé. Quando me lo ha comunicato, ho dato immediatamente le dimissioni dal ruolo che ricoprivo come direttore tecnico dello Stampa Sporting di Torino”. Un sodalizio nato in maniera inaspettata, con il cronista televisivo che ha accettato anche per le spiccate qualità che riconosce all’attuale numero 53 del ranking: La sua miglior qualità è la solarità: è sempre propositivo, sorridente, allegro. È un lato fantastico del suo carattere. In campo, è un giocatore molto curioso e che ha la grande abilità di fare con facilità le cose che gli vengono chieste. E non è una cosa così scontata tra giocatori così evoluti”

Nonostante i tanti pregi del tennista torinese, Colangelo ha bene in mente quali siano i talloni d’Achille e su come migliorare questi aspetti: Sonny mi ha chiesto espressamente di esplorare cose nuove. Stiamo lavorando su una maggiore predisposizione verso la rete. Lorenzo deve essere più aggressivo. Per il fisico che ha, per come gioca i colpi di inizio gioco, vista anche la sua mano e la sua rapidità, è fondamentale che lui riesca a sviluppare in chiave offensiva il suo tennis. Inoltre, non è un segreto che quando gli avversari vogliono pressarlo vanno verso il rovescio, quindi stiamo lavorando anche su questo fondamentale per dargli più sicurezza. Ciò nonostante non sono mai favorevole, avendolo anche provato sulla mia pelle, a cambiamenti tecnici esagerati su atleti già formati. Lorenzo poi è un professionista evoluto che ha già raggiunto risultati importanti. Non ci si deve inventare nulla.”

Tanto lavoro all’orizzonte per la nuova coppia, che avrà a disposizione anche l’apporto di Vincenzo Santopadre, ex coach storico di Matteo Berrettini che manterrà il proprio incarico di allenatore di Luca Van Assche ma, all’evenienza, seguirà Sonego per qualche preziosa consulenza. In conclusione secondo l’ex commentatore di Eurosport l’asticella dell’azzurro deve essere alzata nei 4 tornei Major: “Nel momento in cui Lorenzo riuscirà a fare meglio e con continuità le cose che stiamo provando, siamo convinti che la classifica andrà di conseguenza e sia destinata a migliorare. Ha vinto un titolo ATP su ogni superficie, ha vinto la Coppa Davis e giocato una semifinale a Roma. Quello che gli manca è fare un bel risultato in un torneo del Grande Slam