WTA Awards: i successi di Paolini pagano, Renzo Furlan premiato come miglior allenatore dell’anno
Con il calendario fermo e lo sguardo rivolto già al 2025, c’è spazio per rendere merito all’annata mandata in archivio con i giusti riconoscimenti ai suoi protagonisti. Mentre Matteo Berrettini è in lizza per gli awards dell’ATP, la straordinaria stagione dell’Italia viene premiata sul versante femminile dalla WTA: Sara Errani e Jasmine Paolini elette miglior coppia del 2024. La sfilza di encomi non è finita qui per gli azzurri, perché Renzo Furlan è stato nominato miglior allenatore dell’anno proprio in virtù delle gioie raccolte dalla sua assistita, la già citata Jasmine.
Dietro ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna. In questo caso avviene l’opposto perché uno dei tasselli fondamentali per l’esplosione di Paolini è stata Furlan. Renzo e Jasmine, Jasmine e Renzo per un binomio che ha avuto bisogno di tempo per raccogliere i suoi frutti. La semina parte da lontano, da quel 2015 che li aveva visti collaborare in maniera non totalizzante perché l’ex giocatore era oberato dagli impegni con la federtennis della Serbia.
Poi, nel 2020 la svolta. La collaborazione diventa a tempo pieno e, anno dopo anno, la crescita della toscana è palpabile fin quando c’è la strepitosa annata del 2024 che ci ha condotto a questi attestati di stima che, per entrambi, erano impensabili 9 anni fa. L’ex numero 18 del ranking ha sempre cercato di proteggere Paolini dai pericoli di un’eccessiva esposizione mediatica, appoggiandone pienamente le scelte come la volontà di far coppia con Sara Errani, tandem considerato un’occasione di crescita da parte di Furlan.
Il primo 1000 a Dubai, la finale al Roland Garros, la finale a Wimbledon, la medaglia d’oro a Parigi con Sara Errani e la doppia partecipazione, in singolare e in doppio, alle WTA Finals fanno parte del pacchetto annoverato alla voce “record di Jasmine Paolini“. Un bottino troppo grande per girarsi dall’altra parte, così i colleghi allenatori del circuito WTA hanno votato e riconosciuto l’importanza della longa manus dietro a tutto questo straordinario lavoro, in grado di portare un’atleta dal numero 30 al numero 4 in un anno: la mano di Renzo Furlan.