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Rubata un’auto usata al rivenditore di Longarone: Ris e tabulati portano a tre imputati

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Sparì un’Alfa Romeo dal rivenditore di auto usate. Le complesse e articolate indagini, eseguite anche con l’aiuto del Ris di Parma, hanno portato sul bancone degli imputati tre giovani originari di Vittorio Veneto: Omar e Yassin Adarbaz e Giuseppe Sitton.

Sono difesi d’ufficio dagli avvocati Monica Azzalini, Sofia Rancan e Giulia Piazza e accusati di furto aggravato in concorso.

Quella celebrata, davanti al giudice Cristina Cittolin e al pubblico ministero Sandra Rossi, era solo l’udienza pre-dibattimentale: il processo comincerà più avanti, ma fin da ora i difensori giurerebbero sull’innocenza dei rispettivi assistiti. Mentre, nel gioco della parti, la Procura della è convinta di poter spuntare una sentenza di condanna. Nel frattempo non si è risparmiata durante le indagini preliminari delegate in prima battuta alla stazione dei carabinieri della stazione di Longarone.

Il furto è stato denunciato tre anni fa da Sergio Marino De Francesch, un commerciante di autovetture di seconda mano, titolare della Sergio’s Cars. Una rivendita che lavora all’interno dell’area di servizio Eni, accanto alla strada statale 51 di Alemagna, in direzione Ponte nelle Alpi.

Una parte delle macchine è all’esterno ed è in questa zona che avrebbe o avrebbero colpito i presunti ladri.

La scelta era caduta su un’Alfa Romeo in buone condizioni, che sarebbe stata messa in moto per essere portata via. Secondo la ricostruzione della magistratura, qualcuno era alla guida e qualcun altro stava procedendo a piedi, quando il veicolo è stato fermato a un posto di blocco.

De Francesch si è accorto della sottrazione dell’auto e ha presentato una denuncia. Nel corso degli accertamenti, il Reparto investigazioni speciali dei carabinieri di Parma ha cercato e messo a confronto le impronte digitali sullo sterzo, oltre che sulle maniglie delle portiere e, per il resto, ci si è affidati ai tabulati telefonici e alle chiamate che sarebbero d’interesse.

I due Adarbaz e Sitton sono stati indagati e portati in tribunale. Sarebbero saliti da Vittorio, lungo l’autostrada A27 o il Fadalto per mettere a segno il furto e adesso dovranno affrontare il processo penale.