La Finanza di nuovo in Comune a Pavia: gestione del verde sotto la lente
PAVIA. La guardia di finanza è tornata a palazzo Saglio per acquisire nuova documentazione. I finanzieri avrebbero diretto il loro interesse a un appalto del 2022 relativo, anche in questo caso, alla gestione delle aiuole e in generale del verde pubblico in città.
Lavori pubblici
Le fiamme gialle si sarebbero presentate, questa volta, al settore dei Lavori pubblici. L’acquisizione di documenti sarebbe avvenuta nella mattinata di mercoledì, anche se se ne è avuta notizia solo ieri per il riserbo che circonda le indagini della procura.
L’area sulla quale si stanno muovendo gli inquirenti è sempre quella degli appalti e degli affidamenti legati alla manutenzione del patrimonio verde cittadino: parchi, aiuole, viali. Un filone sul quale la procura della Repubblica di Pavia aveva iniziato a muoversi già nel mese di luglio 2023 con l’acquisizione di documentazione e assumendo alcune testimonianze. L’accesso di mercoledì mattina sarebbe legato a un incarico conferito dal settore dei Lavori pubblici nel corso del 2022.
Proprio lo scorso 19 novembre, i finanzieri avevano raggiunto palazzo Saglio alle 9 e si erano fermati fino alle 18,30. In mattinata molti avevano notato le auto della guardia di finanza parcheggiate sul piazzale davanti all’ingresso principale di palazzo Mezzabarba. Nelle lunghe ore di permanenza, gli investigatori avevano acquisito parecchia documentazione riguardante l’appalto con cui, nel 2021, la precedente amministrazione aveva affidato la riqualificazione del parco di via Moruzzi e aveva sentito come testimoni alcuni dipendenti. Al termine era stato notificato un avviso di garanzia al dirigente del settore Urbanistica, indagato per concorso in frode nelle pubbliche forniture per non avere controllato la regolare esecuzione di un contratto fra il Mezzabarba e una ditta di San Donato Milanese.
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Quattro mila piantine
La riqualificazione dell’area verde di via Moruzzi era consistita, tra l’altro, nella piantumazione di 4mila alberelli. Già all’epoca dei lavori, alcuni residenti avevano segnalato il fatto che la stragrande maggioranza delle piantine doveva essere morta, in quanto non si aveva la sensazione della presenza di 4mila alberelli. Il titolare di una società che aveva ricevuto un subappalto dalla ditta di San Donato Milanese, di recente ha dichiarato che molte giovani piantine erano morte a causa dell’ondata di siccità nell’estate del 2022. Sempre nel contesto della stessa indagine la procura di Pavia contesta anche l’emissione di due fatture per lavori non fatti.
La cura dei parchi a Pavia contestata da anni
La manutenzione del patrimonio verde comunale è di competenza di Asm Pavia. La società di via Donegani riceve, ogni anno, 1,3 milioni in forza di un contratto di servizio stipulato con palazzo Mezzabarba. Ma questa materia è spesso stata al centro di polemiche tra l’ex maggioranza di centrodestra e l’ex opposizione di centrosinistra, che oggi governa la città. In particolare le consigliere Ilaria Cristiani (Pd) e Alice Moggi (Pavia a colori, oggi vice sindaca) più volte sottolinearono l’incongruenza delle spese per tenere in ordine parchi e viali. In particolare, lo scorso mese di gennaio l’allora consigliera di opposizione Moggi sottolineò il fatto che, a fronte del milione e 300mila euro pagati ad Asm, il Mezzabarba aveva versato altri 650mila euro all’azienda multiservizi. L’ex assessore all’Ecologia, Massimiliano Koch, aveva spiegato che le spese per la manutenzione del verde non sempre sono preventivabili in quanto basta una stagione più calda per richiedere più interventi. —