Manca il numero, salta il Consiglio: il sindaco di Eraclea senza più maggioranza
Manca il numero legale, salta il Consiglio di giovedì e non viene votato il regolamento intercomunale per la gestione della Laguna del Mort, propedeutico alla realizzazione del futuro villaggio turistico di Valle Ossi.
Il sindaco, Nadia Zanchin, non ha più una maggioranza certa.
Oltre all'opposizione non si sono presentati i cinque di Forza Eraclea che hanno formato un nuovo gruppo dissidente.
«Li invito a dimettersi» ha detto la prima cittadina, «perché ormai sono all'opposizione. Non ha partecipato neppure la presidente del consiglio Elena Bottacin che dovrebbe essere super partes nel ruolo istituzionale. Non hanno presentato proposte, non hanno idee, fanno mancare il numero legale su un provvedimento importante per la città, la realizzazione di un villaggio che darà 400 posti di lavoro e sarà fondamentale per la svolta nel turismo di Eraclea mare, volano per il territorio. Devono prendersi la responsabilità di farci precipitare nel secondo commissariamento».
Il mandato termina nel settembre 2025, ma il prossimo 20 dicembre si vota il bilancio.
Intanto è stato convocato un altro consiglio straordinario, il 12 dicembre, per votare nuovamente il regolamento.
«Abbiamo assistito a un atto di unità e responsabilità della maggioranza dei consiglieri» dicono Morena Causin di “Impegno Civico per Eraclea” e Simonetta Marcolongo, per il circolo del PD, «che hanno ritenuto di non partecipare alla seduta convocata d’urgenza per la forzata volontà della sindaca, senza confronto, su un tema così rilevante. Già negli ultimi consigli l’approvazione dei punti è stata con soli 7 voti favorevoli e l’astensione degli altri 10. Questa amministrazione non ha più i numeri, la maggioranza eletta è implosa a causa dei rapporti interni che la sindaca non è riuscita a gestire. La invitiamo a prenderne atto e responsabilmente a presentare le dimissioni».
Danilo Biondi di Vivere Eraclea è tranciante: «Non c'è più la maggioranza, siamo all'ultimo atto della tragedia politica. Come consigliere nella commissione ambiente mi sento svilito per un regolamento presentato in questo modo».
Nicola Filippi del gruppo di Forza Eraclea è sereno. «Non siamo qui per far cadere la giunta» chiarisce, «abbiamo avvisato che non saremmo stati disposti a vincolare il destino della città a questo modo di amministrare. Annullato il confronto in maggioranza e commissione, riunioni solo sulla carta, siamo arrivati a votare un regolamento che non abbiamo potuto vedere. Il sindaco ha fatto un comizio invece di dimettersi».
Andrea Babbo di Buongiorno Eraclea ha spiegato i motivi dell'assenza: «Il primo è ribadire che, in democrazia il consiglio comunale è il luogo del confronto politico e non della ratifica di decisioni prese. Il secondo riguarda il regolamento su Valle ossi, perché man mano che si definisce il progetto si evidenziano sempre più i vincoli ai quali i cittadini di Eraclea devono sottostare che reali benefici».
Giovanni Burato (Lega) si sfoga: «Addossare la responsabilità del blocco del progetto Valle Ossi è un altro tentativo del sindaco di creare confusione e scaricare le colpe su altri».