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Mussini nega la decima: la Gesteco sconfitta da Avellino all’overtime

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Cade il fortino PalaGesteco. Una grande Avellino espugna il nido delle Eagles, resistendo grazie a un finale da campione di Federico Mussini, che piazza 11 dei suoi 22 punti nell’ultimo giro di lancette del quarto periodo e impedisce una clamorosa rimonta ai padroni di casa. Si ferma quindi a nove gare la striscia di successi dei ducali.

È un avvio complicato per la Gesteco Cividale, che paga un tremendo 1/8 al tiro da tre nel periodo inaugurale e rimane in scia grazie all’energia a rimbalzo offensivo; al solito Berti protagonista, con 6 rimbalzi in 7’, di cui 4 conquistati in attacco. Coach Alessandro Crotti sceglie Jurkatamm per limitare Redivo, creando un vantaggio fisico all’estone che ne approfitta realizzando 10 punti nel primo periodo. Il rovescio della medaglia porta Mussini, ex Trieste e Udine, su Marangon, uno dei più positivi. Suo il break di 7 punti consecutivi che tiene i compagni in partita sull’11-18 sul finire di tempo.

Nel secondo periodo Avellino non alza il piede dall’acceleratore e Earlington completa il gioco da tre punti sul fallo di Mastellari. Cividale però è tutt’altro che battuta e Ferrari suona la carica con una rabbiosa schiacciata a due mani che vale il 19-27. La scena poi è tutta per Mastellari, che si scalda con una tripla e piazza un parziale di 7-2. I campani non si scompongono, trovano punti preziosi da tutti gli effettivi e con una giocata monstre di Mussini, che mette sui pattini Rota e segna dall’arco, volano a +10.

Al rientro dall’intervallo un’attentissima Avellino respinge l’arrembaggio di Dell’Agnello con un controparziale di 9-0, chiuso da Miani finalizzando un cioccolatino di Redivo che vale il 41-55. A 120 secondi dalla fine Cividale riesce finalmente a spezzare il giogo avversario e con 10 punti consecutivi – di cui la metà porta la griffa di Redivo – torna a contatto. In difesa però non c’è antidoto ad Earlington, un vero carrarmato che quando attacca l’area ne esce sempre subendo il fallo e, spesso, con il 2+1. Si entra nel periodo conclusivo con gli ospiti a +8.

Nel momento decisivo i 2.600 del PalaGesteco scendono prepotentemente in campo e armano la mano di Mastellari (poi ko per un infortunio muscolare), che realizza dell’angolo il 57-62. Due ottime difese e una tripla di Rota allungano sul 6-0 il parziale ed è timeout obbligatorio per Crotti. Berti con due liberi riporta la prima parità dalla palla due sul 62-62, ma un problema fisico per Redivo complica la rimonta.

Con un gioco da 3 punti di Ferrari Cividale si porta sul 70-64 e prova a scappare, ma Mussini non è d’accordo: due triple consecutive del numero 4 riaprono in pochi secondi la sfida: 72-71.

Chi si è perso il finale messo in piedi dal giocatore emiliano se lo recuperi: si va all’overtime sul 77-77 grazie al suo canestro.

Nel supplementare Cividale ritrova Redivo, ma subisce un 6-0 pesantissimo da Lewis. Quando sembra finita, la Ueb trova dai suoi leader canestri importanti e torna a -2. L’ultimo minuto è un thriller, in cui la correzione al volo di Bortolin pesa come un macigno, ma la tripla aperta fallita da Redivo ancor di più.

A 18 secondi dalla fine Avellino è avanti 82-86, la gara finirà 85-90. Un risultato giusto, una battaglia emozionante. La Brigata Rualis canta “Orgogliosi di voi”: ci sarà tempo per rifarsi. —