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Vuelta spagnola sbarca in Canavese: due tappe, a Issiglio Gp montagna

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ISSIGLIO. Probabilmente pochi, in Spagna, conoscono la Valchiusella e meno ancora sono coloro che sanno dell’esistenza di Issiglio. Ma questa lacuna è destinata a essere colmata a breve: l’edizione 2025 della Vuelta a España muoverà i suoi primi passi dal Piemonte e la terza tappa si correrà quasi interamente sulle strade canavesane, dopo aver attraversato le nostre terre già nella frazione inaugurale che partirà dalla Reggia di Venaria per arrivare a Novara.

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Sabato 23 agosto, dopo essere transitata da Torino, la prima tappa punterà su Chivasso e Caluso, per raggiungere Ivrea e affrontare la prima salita dell’edizione 2025, la Serra da Chiaverano, per poi puntare a Biella e al Lago Maggiore, prima di raggiungere Novara. Dopo la seconda frazione, da Alba a Limone Piemonte, lunedì 25 agosto la partenza è fissata a San Maurizio Canavese e gli atleti, per raggiungere il traguardo di Ceres, transiteranno da Rivarolo e San Giorgio, affronteranno la salita di Issiglio (Gran premio della montagna di seconda categoria) per ridiscendere a Cuorgnè a avviarsi verso il finale di gara, transitando da Corio e Lanzo Torinese. Pur senza essere una cima dolomitica, la salita di Issiglio è impegnativa e ben conosciuta dagli appassionati canavesani delle due ruote. Un’ascesa fino agli 849 metri dello scollinamento che potrà rendere scoppiettante e interessante la tappa. Il 26 agosto, poi, la corsa ripartirà da Susa, diretta in Francia, per avviarsi verso la Spagna, dove si concluderà il 14 settembre.

La Vuelta è la più giovane delle tre grandi corse a tappe: la prima edizione si disputò nel 1935 (il Tour de France si corre dal 1903 e il Giro d’Italia debuttò sei anni dopo). L’ultima edizione ha visto il successo dello sloveno Primoz Roglic, alla sua quarta vittoria personale. Fu proprio un pimontese, il torinese Angelo Conterno, il primo italiano a vincere, nel 1956, la Vuelta. Gli altri successi tricolori nella corsa spagnola portano le firme di Felice Gimondi (1968), Giovanni Battaglin (1981), Marco Giovannetti (1990), Vincenzo Nibali (2010) e Fabio Aru (2015). «Il Piemonte diventa così l’unica regione italiana ad ospitare le grandi partenze di tutte e tre le più importanti corse mondiali a tappe ciclistiche su strada - ha sottolineato il presidente Alberto Cirio nel corso della presentazione -. Dopo il Giro e il Tour, il cui impatto economico sul territorio è stato di 84,5 milioni di euro, saranno gli atleti della Vuelta a pedalare sul nostro territorio».