Ecco l’app per visitare virtualmente i magazzini del Porto Vecchio di Trieste
Più di 2.600 metri quadrati di superficie al coperto disposti su tre piani a pianta rettangolare, caratterizzati da aperture ad arco e cornici in calcare. Enormi stanze e corridoi interdetti da anni, che in pochi hanno mai potuto esplorare dal vivo.
Il magazzino 24 del Porto Vecchio, uno dei fabbricati principali dell’antico scalo e tra i più grandi ad affacciarsi direttamente sul mare, si svela ai cittadini tramite un nuovo tour virtuale disponibile sul portale www.portovivotrieste.it.
Il tour virtuale nell’hangar
Una sorta di “visita guidata” digitale permetterà di esplorare per la prima volta la realtà dei vecchi fabbricati ex demaniali, chiusi al pubblico da decenni e oggi oggetto della proposta di project financing della bergamasca Costim per un totale di oltre 620 milioni.
L’applicazione è disponibile per smartphone, tablet e pc, ed è molto semplice da usare. Basta accedere al sito dell’amministrazione comunale dedicato al progetto Porto Vecchio – Porto Vivo (seguito dal Servizio informazione istituzionale e Open government del Comune con il supporto di Divulgando Srl) ed entrare nella sezione “Real Estate” del portale (https:/realestate.portovivotrieste.it/).
Come funziona l’app
Da qui, scorrendo in basso la pagina (dove si trovano indicate anche informazioni sugli immobili, planimetrie, metrature e valori commerciali degli hangar), è possibile avviare una sorta di “visita immersiva” del primo piano del magazzino, scansionato in 3D e ricostruito in versione virtuale grazie alla collaborazione della Tosolini Productions Llc.
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Tramite il cursore è quindi possibile muoversi all’interno del fabbricato, sotto le sue arcate edificate nel 1890 dall’ingegner Ugo Zar (assieme al Consorzio triestino costruttori) e attraverso i suoi ampi avancorpi incorniciati da pietra calcarea, utilizzati negli anni come terminal per merci e animali vivi.
La Sottostazione elettrica e la Centrale idrodinamica
In modo simile, nella pagina “video” del portale (https://www.portovivotrieste.it/video/) è già possibile visitare anche l’interno della Sottostazione elettrica e della Centrale idrodinamica, tra le principali testimonianze dell’antica attività industriale in quell’area.
Nel caso del magazzino 24, i decenni di abbandono – pareti imbrattate da graffiti, rifiuti, teli dei cantieri, i tanti segni dei migranti che vi hanno trovato dimora – non nascondono i pregi dell’edificio.
Il futuro del magazzino
Il magazzino è tra i più estesi dell’intero scalo, compreso tra il mare (si affaccia direttamente sul bacino del Molo Zero) e il viale monumentale. Secondo il project proposto da Costim con Elmet e Impresa Percassi, in futuro ospiterà uno dei due hotel di lusso previsti nel progetto (l’altro sarà realizzato nel 25, suo gemello, affacciato sempre sullo stesso specchio acqueo).
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Da qui la scelta non casuale del magazzino per inaugurare il nuovo tour virtuale proposto dal Comune, che punta a evidenziare le potenzialità architettoniche – e immobiliari – degli hangar dello scalo dopo decenni di inutilizzo. —
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