Il leader della Gesteco Redivo guarda alle prossime sfide
Non c’è sosta che tenga per Lucio Redivo. Il numero 3 è rientrato mercoledì dall’Argentina dove con la Seleccíon ha conquistato due importanti vittorie nelle gare di qualificazione alla prossima Americup ed è subito tornato in campo, contribuendo con 12 punti (4/5 dall’arco) al trionfo di Cividale su Cento.
Ora i successi consecutivi dei gialloblù sono diventati 9 e il record della passata stagione è ad un passo, ma “El Sindaco” tiene i piedi ben piantati per terra.
È stato un piacere tornare a casa?
«Sì, ero un po’ lontano da Bahia ma ho potuto comunque rivedere tutta la mia famiglia. Sono stato molto felice, abbiamo vinto due partite difficili. Siamo rimasti uniti e abbiamo giocato bene; ora siamo primi nel nostro gruppo e abbiamo un piede nella prossima Americup, anche senza due dei nostri migliori giocatori come Facu Campazzo e Gaby Deck, che erano impegnati nel “Clasico” di Eurolega con il Real Madrid. Sono contento per loro, mi dispiace invece per Nico Laprovittola del Barcellona, che è fuori per un infortunio grave, gli mando un abbraccio forte».
Sei un po’ stanco dopo tutti questi impegni?
«Soprattutto per il viaggio: non ho più 20 anni (ride, ndr). Non è la prima volta, ma è sempre un piacere; per me giocare in Nazionale è il traguardo più importante a cui può ambire uno sportivo. È una soddisfazione esserci, abbiamo la possibilità di qualificarci per il Mondiale se faremo una buona Americup. Ora devo cercare di riposare un po’, lavorare tanto con Dani e Pet (Daniele Cotrufo e Alessandro Petronio, fisioterapista e preparatore atletico della squadra, ndr) e cercare di aiutare la squadra».
Siete a un passo dal traguardo delle 10 vittorie consecutive, non capita spesso.
«Credo non sia questo ciò che è importante per noi. Dobbiamo continuare a pensare a una partita alla volta, perché è un campionato difficile in cui non ci si può rilassare contro nessuno. Abbiamo vinto di uno contro Rimini che è prima e sofferto tanto anche contro Piacenza invece è là sotto. Il livello si è alzato molto, quindi la testa è solo su Avellino. Poi penseremo a Nardò, poi a Milano e così via».
Credi sia questo il segreto per difendere il secondo posto?
«Seguro! Pilla sa gestire molto bene questo aspetto, ha vinto tanto e ci ripete di proseguire una gara alla volta. Credo che stiamo facendo molto bene, giochiamo insieme da tempo e nel gruppo tutti siamo importanti. Chiunque entri, sia per 5 o per 30 minuti, dà il 100%. Ora è tutto bello e facile perché stiamo vincendo, ciò che conta è rimanere uniti quando ci capiterà di perdere. La gente in questo ci dà una spinta incredibile, è il sesto uomo in campo, in casa ma anche in trasferta. Giochiamo per dar soddisfazione a loro, oltre che a noi stessi e siamo onorati di vestire la maglia di questa città».