Rubano tutto il materiale nel capannone, poi scappano sul furgone: fermati dopo un inseguimento in Lombardia
FIUMICELLO VILLA VICENTINA. Sono entrati dentro il capannone facendo razzia di tutto ciò che gli è capitato a tiro, fuggendo sul furgone che hanno trovato all’interno dello stabile. È accaduto tra la notte di sabato 30 novembre e domenica primo dicembre, a danno della falegnameria Investimenti Paron di Fiumicello Villa Vicentina.
L’effrazione è stata scoperta dallo stesso titolare Stefano Paron, che ieri si è recato sul posto per completare un lavoro. I ladri, entrati forzando una porta antipanico, hanno fatto piazza pulita: attrezzi, materiali e altri beni sono stati caricati sul furgone aziendale, aperto grazie alle chiavi ritrovate in una scatola nelle vicinanze. «Hanno persino svitato il cancello sul retro per facilitare la fuga» spiega Lara Coli, titolare del negozio Arredo 4 you e proprietaria dell’immobile.
I danni, tra merce sottratta e danneggiamenti, sono stimati tra i 15 e 20 mila euro. «Il furgone era la cosa più importante, ci serve per lavorare. Oggi cercheremo un noleggio per ripartire» rileva amareggiata Coli. Qualche ora dopo aver presentato denuncia ai carabinieri di Fiumicello attorno alle 13 di ieri, però, è arrivata la buona notizia: il veicolo con a bordo tutto il materiale sottratto è stato rintracciato in Lombardia.
La targa, infatti, è stata vista da una telecamera nel comune di Spino D’Adda, facendo attivare subito i militari del comando di Crema. La Radiomobile, rintracciato il fuggitivo, ha quindi imposto l’alt ma questo ha proseguito dritto, facendo scattare l’inseguimento che si è protratto per una decina di chilometri lungo la strada provinciale 415. Il tutto si è concluso in un’area campestre a Zelo Buon Persico: il furgone è finito ribaltato e danneggiato.
Alla guida un cittadino moldavo, E.D. le iniziali classe 1985, già espulso dall’Italia a settembre di quest’anno, è stato bloccato e arrestato per ritorno illegale in Italia. All’epoca, il provvedimento era stato firmato dal questore di Brescia per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. È stato inoltre denunciato per gli ultimi fatti che lo hanno visto protagonista. Già oggi è atteso il processo per direttissima al tribunale di Lodi.
Ora il materiale sottratto potrà essere restituito al legittimo proprietario, dopo che l’autorità giudiziaria avrà approvato il dissequestro, ma resta il rammarico: «Non avremmo mai pensato ai ladri: il capannone è recintato e mai era accaduto nulla in 53 anni. Chi ha agito non l’ha fatto da solo, dubito che non avessero studiato la zona prima di compiere il furto» ancora Coli. La stessa, inoltre, esprime gratitudine per l’efficienza dei carabinieri: «Sono stati gentilissimi e tempestivi. È giusto lamentarsi quando le cose non vanno, ma bisogna anche dare merito quando il lavoro viene svolto in modo così efficiente».
Sabato, inoltre, si è verificato un ulteriore furto ma questa volta in casa nella vicina Cervignano: ignoti sono entrati nell’abitazione di un 60enne originario di Grado, riuscendo a prevalere 500 euro in contanti e monili in oro per ulteriori 2 mila euro. Scoperto l’ammanco, l’uomo ha denunciato ieri il fatto ai militari della locale stazione.