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Ноябрь
2024

A Feltre cittadella invasa dal guano: servono retine anti piccioni

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Le antiche strade lastricate di guano dei piccioni che sembrano aver scelto la Cittadella come confortevole complesso condominiale, hanno finito per esasperare i residenti. Che dopo aver segnalato con i mezzi a disposizione le condizioni indecorose del centro storico – dove si allargano gore di escrementi in più tratti fra l’inizio di via Mezzaterra e la fine di via Luzzo, quindi su tutta la direttrice storica - si rendono disponibili a cercare e mettere in atto possibili strategie per tenere lontana l’avifauna molesta.

Ad esempio interessando gli uffici preposti a igiene e salute pubblica dell’Ulss, tramite la massima autorità sanitaria locale cioè il sindaco, affinché ci possano essere delle indicazioni il più possibile omogenee, sulla prevenzione degli insediamenti di piccioni che non guardano se un edificio è pubblico o privato per farsi “casetta”: se è da mettere delle retine, dei rastrellini dai denti di ferro o punte acuminate per disincentivarne la sosta, va bene tutto, dicono, purché vi sia una linea comune che deponga peraltro sulla consapevolezza civica che il problema esiste. E poi per raggiungere il colmo degli edifici è imprescindibile l’utilizzo di piattaforme elevatrici, le stesse che servono al Comune per le luminarie o il posizionamento di fari, di cui i privati non dispongono.

I piccioni si accoccolano sulle grondaie soprattutto in prossimità dei faretti per la pubblica illuminazione, come hanno notato i più attenti, si infilano nelle feritoie di porta Oria che è diventata uno dei tanti covi, o entrano nei sottotetti di palazzine abbandonate e lì vi restano.

«Il fenomeno ha assunto proporzioni mai viste in passato», spiega una delegazione di residenti che ha fatto la “mappatura” dei segnali indesiderati, «e questo oltre a determinare una sporcizia difficile da rimuovere, è davvero un brutto biglietto da visita per chi si appresta a visitare il centro storico». Un fenomeno in crescita che non si giustifica dal fatto che qualcuno dia la pastura a questi volatili. «C’è qualcuno che butta il pane e non dovrebbe, ma non è per questo che c’è la proliferazione di piccioni. Noi temiamo che si siano formate delle colonie e che si siano infrattate nei sottotetti di edifici in abbandono o non manutentati. E tutti sappiamo che una volta entrati, è difficile mandare fuori questi uccelli. A questo punto è importante prevenirne l’insediamento, con mezzi che ci vengano suggeriti come efficaci».

Intanto c’è chi si ingegna, fra i residenti, e c’è chi fa il meglio di un cattivo lavoro come il Comune che commissiona lo spazzamento delle strade con il risultato che la carreggiata è relativamente pulita, ma lo sporco degli escrementi finisce per accumularsi e solidificare a bordo strada. C’è chi ha adottato gli spunzoni e chi si è ingegnato con “finti corvi” che si sarebbero rivelati efficaci.