Sinner sotto attacco, non solo del rosicone Kyrgios: anche Pietrangeli punge, e tra complimenti e allusioni…
Colleghi livorosi, maestri di sempre allusivi, tutti contro Sinner: e il nostro mitico campione azzurro bersagliato dagli attacchi di colleghi gloriosi e rivali invidiosi tace e lascia che mormorino… Ma che stress: come se sulle spalle del fuoriclasse altoatesino non se ne sia accumulato già abbastanza. Questa volta ad andare contro il tennista azzurro, ancora in attesa della sentenza definitiva del Tas sul caso doping che lo riguarda, è stato Yevgeny Kafelnikov, big del tennis degli anni ’90 e campione del Roland Garros, che ha voluto commentare, sul proprio profilo X, anche la squalifica di Iga Swiatek, trovata positiva alla trimetazidina, anche se in una percentuale «tremendamente bassa».
Sinner sotto attacco: accerchiato da Kyrgios e Pietrangeli. Ma non solo
«A volte mi chiedo, ma perché diavolo non ho usato steroidi per tutta la mia carriera. Così magari invece di 170 partite all’anno avrei potuto arrivare a giocarne forse 300?», è stato l’esordio del russo, uno dei più talentuosi interpreti del tennis della sua epoca. Kafelnikov ha continuato con altri tweet ribadendo la propria posizione totalmente intransigente: «Dovrebbe esserci una squalifica a vita per chiunque venga sorpreso a usare sostanze proibite! Nessuna scusa e tolleranza zero, non importa chi sei!!!!». Una intemerata pesante, che mal si addice a Jannik Sinner, che ha dimostrato – e abbondantemente – sul campo di non essere certo un atleta che ha bisogno di aiutini. Meno che mai elargiti a sua insaputa e in dosi risibili.
Oggi ci si mette pure una vecchia gloria del tennis russo
Ma tant’è: ultimamente sembra proprio che lo sport più in voga ancora del tennis sia quello del tiro al bersaglio che vede al centro del mirino un fuoriclasse che non per niente è il numero uno al mondo che con la ri-conquista della Coppa Davis ha chiuso una stagione da record (e non solo personali). Un esempio di impegno, concentrazione, dedizione, lealtà e umiltà che molti dei colleghi – giovani o glorie di sempre che siano – sembrano non voler recepire. E così ecco tennista australiano tornato di scena dopo un periodo di inattività sui campi, per i costanti attacchi nei confronti di Jannik Sinner, riscendere in campo – social per il momento -…
Tutti contro Sinner: il rosicone Kyrgios e l’ironico Pietrangeli potevano bastare, invece…
Il solito rosicone Kyrgios che, presa la palla al balzo – lungi dall’essere una pallina sul tappeto di gioco – rilancia e condivide la sprezzante presa di posizione del russo Kafelnikov. Una gloria di vecchia guardia che, non pago delle affermazioni di cui sopra, a stretto giro ha anche aggiunto: «La parte più triste di tutto questo è che i giocatori giovani ed emergenti (12-16 anni) guardano i loro idoli e pensano che forse è normale usare steroidi in futuro e farla franca», ha continuato l’ex tennista, inveendo contro «i giocatori attuali che danno il cattivo esempio alle giovani generazioni».
Sinner, Kyrgios non molla e incalza
Un’invettiva che l’australiano Nick Kyrgios non si è lasciato sfuggire, condividendo puntualmente i tweet di Kafelnikov sul suo profilo. E aggiungendo un semplice, ma piuttosto eloquente: «Sì». Ma il tennista dalle esibizioni circensi e dalle sfuriate in campo notorie a tutti – arbitri compresi – e che da mesi invoca sanzioni esemplari contro l’azzurro non è solo a cercare di sminuire il successo di Sinner a suon di campagne social. Accanto a lui figura infatti, anche se con toni e modi decisamente più soft, anche una nostra gloria di assodata conoscenza come Nicola Pietrangeli. Anche lui, a dire il vero, immancabile nel commentare e alludere, più o meno ironicamente…
Anche Pietrangeli non resta indietro
Il gigante del tennis azzurro torna nuovamente a parlare di Jannik Sinner, il numero 1 al mondo. E lo fa dopo il secondo successo consecutivo degli azzurri in Coppa Davis (Pietrangeli era il capitano della prima vittoria in assoluto dell’Italia). Peccato che nel riferirsi a Sinner, ancora una volta Pietrangeli si lasci andare a battutine graffianti e a zampate ironiche che non sempre incontrano il favore dei più. Così, incastonato l’assalto nella Splendida Cornice, dal programma di Rai 3 il nostro campione di sempre assesta l’ultima stoccata.
Tra bordate e ironia “gentile”
E tra il serio e il faceto, prendendola un po’ alla lontana, prima scherza e ironizza presentandosi: «Ciao, sono Nicola Pietrangeli. Forse vi ricorderete di me perché ho giocato a pallone nelle giovanili della Lazio. Eh, però vi ho fatto anche qualche partitina a tennis – premette simpaticamente e tutt’altro che satiricamente –». Quindi aggiunge in calce: «Volevo dire che Sinner è il miglior tennista italiano di tutti i tempi, e forse pure austriaco», ha scherzato (forse poi neanche tanto)…
Poi la nostra gloria del tennis aggiusta il tiro
La bordata è scoccata, e induce il campione a ridimensionarne il calibro. E così, in una sorta di tardiva resipiscenza, Pietrangeli corregge il tiro e chiosa: «Io personalmente ho amato molto il tennis, ma in confronto a questi giocatori di oggi io sono un dilettante. Ma insomma certo non bravo. Viva il tennis, viva Sinner e mettiamoci pure Berettini perché se no se la prende con me», conclude Pietrangeli in nome di una sorta di par-condicio tennistica. Ma davvero si punta alla pax auguestea, o pietrangelesca, che dir si voglia?
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