Vertice tra Salvini e Giorgetti a Roma, autorità della laguna pronta al via
Autorità della laguna in dirittura d’arrivo. Manca soltanto il timbro finale della Ragioneria generale dello Stato. E venerdì mattina a Roma ne hanno parlato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il suo collega dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Obiettivo, quello di mettere in moto la nuova macchina amministrativa entro l’anno.
Manca l’ultimo “sì” allo Statuto per l’ente previsto dalla legge del14 agosto 2020 che dovrebbe sostituirsi alle funzioni del Provveditorato alle Opere pubbliche, del Consorzio Venezia Nuova e dei commissari. Il nuovo Statuto è composto da 16 articoli che ne disciplinano la futura attività.
Sono previste nuove funzioni, come l’approvazione del Piano triennale per la tutela della laguna, del Piano per la gestione e la manutenzione del Mose.
Per questo sono già disponibili i finanziamenti e l’Autorità potrà costituire una società partecipata “in house”” per la gestione delle attività.
Potrà anche assumere almeno cento persone dipendenti del Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico destinato ora allo scioglimento e delle sue società Thetis e Comar srl e avrà trasferiti anche circa 30 dipendenti dal Provveditorato che oggi si occupano di salvaguardia.
Per questo l’Autorità sta ora cercando di fissare una pianta organica basata sulle necessità e sulle professionalità già presenti. La trattativa con i sindacati è aperta su questo punto, dopo l’incontro dell’altro giorno in Prefettura.
La novità più importante introdotta nello Statuto rispetto al testo di legge originario è quella del nuovo Comitato scientifico. Sarà formato da cinque esperti che saranno in pratica i consulenti del presidente Roberto Rossetto.
I componenti saranno scelti anche tra “soggetti esterni all’amministrazione esperti nelle materie di idraulica, idrodinamica e morfologìa lagunare, ambiente, servizi ecosistemici di tutela e salvaguardia dei Beni culturali, di strategie di adattamento alle evoluzioni meteo climatiche, di grandi opere di ingegneria idraulica e ingegneria ambientale».
Tra i papabili a dirigere il comitato il Nobel dell’Acqua, il presidente dell’Istituto veneto di Scienze, lettere e Arti Andrea Rinaldo. Ma circolano altri nomi di possibili esperti come Luca Mercalli, Luigi D’Alpaos, Antonio Rusconi.
Il nuovo statuto elenca anche i poteri del comitato di gestione (sette membri affiancati al presidente) e del comitato consultivo. Lavoreranno a titolo gratuito.
Anche questo, secondo i sostenitori dell’Agenzia, un cambio di percorso rispetto al passato con le consulenze milionarie distribuite dal ConsorzioVenezia Nuova.
La nuova Agenzia per la laguna ha sede a palazzo Dieci Savi, accanto all’ufficio del Provveditore alle Opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque).
Un’istituzione storica, cancellata dopo lo scandalo Mose e le tangenti del 2014 che però il testo di legge prevede di recuperare. Intanto con l’entrata in vigore dell’Autorità vengono a decadere i poteri dei commissari straordinari del Mose e del Consorzio Venezia Nuova, che dovrebbero trasferire al nuovo ente poteri e personale.
L’Autorità dovrà anche riunificare le competenze sulle acque lagunari, occupandosi oltre che di Mose anche di navigazione, moto ondoso, concessioni demaniali e inquinamento.