Apu, con Cremona è sfida tra attacchi prolifici: decideranno le difese
UDINE. Apu, attenta alle trappole della Juvi. Domani al Carnera arriva la squadra cremonese che l’anno scorso sfiorò il colpaccio in garadue dei quarti play-off, l’imperativo è approcciare bene il match per evitare di dover rincorrere gli avversari come con Milano, Pesaro e Vigevano.
Stando alle statistiche, dovrebbero servire almeno 80 punti per vincere la partita, dato che si affrontano due dei migliori attacchi del campionato. Udine è la più prolifica di tutte con 83,8 punti di media, Cremona è terza dietro alla capolista Rimini con 81,2 punti realizzati a partita. Ci sarà gran lavoro quindi per le difese, soprattutto per cercare di limitare gli avversari sul perimetro: l’Apu colpisce da tre punti con il 41%, la Juvi viaggia sopra il 36%. Brown e Polanco, i due americani di Cremona, si aggirano sui 17 punti di media, ma un occhio di riguardo lo meriterà Lorenzo Tortu, ala con mano educatissima che nel maggio scorso mise in crisi Udine segnando la bellezza di 28 punti.
A introdurre la partita di domani è il braccio destro di Vertemati, Giorgio Gerosa: «Ci aspetta una partita molto intensa. Se andiamo a guardare Cremona, al di là del fatto che possa avere avuto più tempo rispetto a noi per preparare la partita per via della finestra Fiba per le Nazionali, sono una squadra che fa della transizione e del ‘flow’ molto alto il loro marchio di fabbrica. Questo deriva dal loro essere aggressivi anche in fase difensiva, che li porta a girare velocemente la palla. Sarà una gara intensa e molto fisica, dovremo essere bravi a giocare contro i loro raddoppi ed essere più fisici di loro in difesa». Udine si presenta all’appuntamento col morale alto dopo la bella vittoria di Verona: «È stata una buona settimana, il gruppo si è allenato con grande dedizione e voglia, guardando con attenzione i dettagli che ci possono portare ad un ulteriore miglioramento. Il rapporto con i nostri tifosi è essenziale, cercare di rendere casa nostra un fortino ci dà delle certezze, ma anche serenità quando vai in campo. Sono sempre un aiuto nei momenti di difficoltà». Salvo colpi di scena l’Apu potrà contare sugli stessi dieci giocatori impiegati a Verona: Pini c’è, Stefanelli no.