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Ноябрь
2024

A nuovo la porta d’Italia a Gorizia grazie a 850 mila euro, ma pesa l’incognita H4 in Slovenia

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Doveva essere un’occasione di festa. Solo di festa. Ma è inevitabile che i pensieri, densi di preoccupazione, siano andati anche alla prossima chiusura della superstrada slovena H4 che rischia di paralizzare i trasporti e trasformarsi in una batosta per la Sdag, gli autotrasportatori e gli spedizionieri.

L’inaugurazione

Venerdì mattina è stato inaugurato l’ultimo miglio dell’asse di collegamento fra la A34 (Villesse-Gorizia) e la H4 slovena. Decisamente un’ottima notizia. «Quella che era una porta d’ingresso a dir poco indecorosa - spiega il sindaco Rodolfo Ziberna - è stata completamente riasfaltata a tempi record. Un grazie alla Regione che ha stanziato 850 mila euro per l’operazione». Operazione che ha sgravato l’ente locale. Già, perché quei 600 metri di autostrada «sono di proprietà del Comune di Gorizia e in concessione alla Sdag - spiega Giuliano Grendene, amministratore unico della società che gestisce l’autoporto -. Si è proceduto a un importante intervento di rifacimento della pavimentazione, delle barriere di sicurezza e della segnaletica orizzontale/verticale per riportare tutto in condizioni di sicurezza ottimali e di piena efficienza».

Le mancate risposte

Cambia decisamente il volto sia di Ziberna, sia di Grendene, sia dell’assessore comunale Lazzeri quando si affronta il nodo della prossima chiusura della H4. A che punto siamo con la richiesta di alcune deroghe? «Abbiamo presentato la documentazione alla Dars (l’omologa slovena di Anas, ndr) ma, al momento, non sono arrivate risposte. Le deroghe sono a dir poco fondamentali per, quantomeno, lenire gli effetti negativi che, in ogni caso, ci saranno».

Fa professione di diplomazia pure il sindaco. «Abbiamo chiesto di non bloccare il traffico frontaliero e le corriere turistiche. Mi sento di proporre alle autorità slovene anche un senso unico alternato, regolamentato da semafori provvisori, perché la H4 è un asse di scorrimento fondamentale. Le mancate risposte di Dars? Sono certo capiranno che l’interesse è comune. Dobbiamo collaborare. Anche in questo settore». Grendene aggiunge: «La chiusura della H4 per due anni rischia di essere devastante. Si può stimare il 50% di traffico pesante in meno solo per la Sdag con tutte le conseguenze per l’indotto».

L’ultimo miglio

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Intanto, Comune e Sdag si “coccolano” con gli occhi l’ammodernata arteria di 600 metri (prima del valico di Sant’Andrea) che unisce Slovenia e Italia: un’operazione portata a termine in vista di Go!2025. Il cantiere, sotto la direzione tecnica e gestione del personale di Autostrade Alto Adriatico, si è concluso proprio in questi giorni.

L’attività si è svolta in 4 fasi principali, mantenendo sempre in esercizio il tratto anche per consentire 24 ore su 24 i controlli da parte delle forze di polizia sui veicoli in entrata e in uscita dal territorio italiano e per permettere ai mezzi di entrare e uscire dall’autoporto Sdag.

In particolare, la prima e seconda fase hanno riguardato la ripavimentazione della carreggiata Sud di provenienza dalla Slovenia in direzione Gorizia, mentre la terza e quarta, più complicate, erano concentrate sul rifacimento della carreggiata Nord in direzione Slovenia. A seguire, sono stati realizzati i lavori di sistemazione delle barriere di sicurezza e della segnaletica orizzontale/verticale.

«Grazie al finanziamento della Regione e alle proficue collaborazioni con il Comune di Gorizia e la Sdag – spiega il presidente di Autostrade Alto Adriatico, Marco Monaco – siamo riusciti a rendere maggiormente sicuro questo collegamento». Fa eco l’assessore regionale Cristina Amirante: «Era importante completare tempestivamente le opere su questo tratto stradale che, da tempo, attendeva una manutenzione straordinaria. La Regione si è resa immediatamente disponibile a sopperire alla carenza formale di utilizzo dei fondi su un tratto che è ancora di proprietà del Comune di Gorizia».