Puppo: “C’è una differenza tra il caso Swiatek e Sinner, oltre che un aspetto molto positivo”
Puntata speciale per TennisMania condotta da Dario Puppo sul canale Youtube di OA Sport, che è stata dominata dalla clamorosa notizia del giorno nel mondo del tennis. L’ITIA, infatti, ha comunicato che Iga Swiatek, n.2 del mondo, ha accettato una squalifica di un mese per una positività alla trimetazidina a seguito di un controllo antidoping nel mese di agosto. L’ITIA ha creduto alla versione di Swiatek e parla di positività derivante dalla contaminazione di un regolare farmaco a base di melatonina. La violazione non è stata ritenuta intenzionale secondo quanto stabilito dall’organizzazione.
Dario Puppo ha iniziato la puntata facendo il punto della situazione: “Iga Swiatek ha, per così dire, accettato un mese di sospensione a seguito di una positività in cui è incappata per aver ingerito per via orale un prodotto contaminato da un principio, che è una sostanza non specificata. Si tratta di melatonina contaminata da TMZ. Una situazione davvero particolare. Un rischio per tutti ormai. Dover stare attenti ad ogni minimo dettaglio diventa una sorta di obbligo per tutti gli atleti”.
Si è poi entrati nel vivo del racconto. “Facendo due rapidi calcoli, la polacca avrà finito di scontare la sospensione già il 4 dicembre prossimo. Swiatek ha usufruito della revoca della sospensione come Sinner ed è stata sospesa 22 giorni. Si può dire una cosa ben chiara. Questo non è doping. Solo negligenza”.
I possibili parallelismi con il caso di Sinner sono diventati il leitmotiv dei commenti della giornata: “La differenza è che Jannik ha saputo cogliere la possibilità normativa, ovvero chiedere la sospensiva. Swiatek, invece, è stata trovata positiva ad agosto e lo ha saputo a settembre. Si diceva che non si poteva decidere in questo modo perchè Sinner era il numero 1? La polacca ha lo stesso status. Iga non ha patteggiato. A Sinner, invece, è stato detto ‘per noi è tutto ok’ “.
Dario Puppo prosegue nella sua analisi: “A questo punto la domanda è solo una: ‘Cosa farà la WADA’? La cosa molto positiva è che il fatto non si sia saputo fino a quando si è saputo. Se WADA non farà ricorso la fine della sospensione arriverà il 4 dicembre e tutto sarà finito. Non è sbagliato quello che è successo, anzi. Sarebbe da auspicare fosse sempre così, questo è il lato buono dell’antidoping”.