Cosa scaricano illegalmente gli utenti europei?
Quando si parla di contenuti digitali fruiti in maniera illegale su varie piattaforme pezzotto, è quasi naturale pensare agli eventi sportivi, soprattutto alle partite di calcio. Si tratta, infatti, di eventi che vengono trasmessi in esclusiva su emittenti broadcast e OTT, per i quali è necessario sottoscrivere un abbonamento sempre molto dispendioso. Il report di EUIPO ha messo in fila i Paesi europei rispetto alla loro fruizione per utente di contenuti illegali. Ricordiamo che la media continentale è di 10 accessi mensili per ogni utente di internet e che l’Italia è il Paese più virtuoso con una media di 7,3 accessi mensili per ciascun utente. La domanda a cui cerca di rispondere il report, tuttavia, è: quale tipologia di contenuto viene maggiormente scaricata o visualizzata da chi si serve di strumenti illegali? Ricordiamo, allo stesso modo, che solo qualche giorno fa, la procura di Catania ha coordinato una inchiesta su tutto il territorio europeo che ha portato all’oscuramento di 22 milioni di utenze illegali (su una popolazione complessiva di 500 milioni di persone).
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Quali sono i principali contenuti scaricati illegalmente
Sorprende, dalla lettura del report, un dato. Ci sono diverse forme di pirateria che sono concorrenti rispetto a quella collegata direttamente alla fruizione degli eventi sportivi. Sicuramente, nel triennio oggetto di analisi (ovvero dal 2021 al 2023), la pirateria degli eventi sportivi è cresciuta, ma questa è rappresentata da una media di 0,56 accessi per utente (ed è inevitabile evidenziare la relazione tra questo dato e il PIL pro capite: chi ha meno possibilità economiche accede più spesso ai contenuti pirata). Tuttavia, la piaga della pirateria online si fa notare maggiormente nell’universo delle pubblicazioni: si parla di 2,7 accessi per utente in media. Una cosa abbastanza importante da sottolineare è la crescita del contenuto piratato legato al mondo dei manga. Non i quotidiani, non i libri, ma questa particolare forma d’arte, che viene scaricata soprattutto su dispositivi mobili.
Cresce la pirateria musicale, anche se di poco, attestandosi su una media di 0,64 accessi per utente, mentre è in calo la pirateria cinematografica, con una media di 0,74 accessi per utente. Si tratta di settori dove le piattaforme di streaming musicale e gli OTT hanno applicato dei prezzi abbastanza competitivi che, sicuramente, contribuiscono a contrastare l’illegalità (a differenza degli eventi sportivi, in crescita proprio perché l’offerta economica – come si diceva – è spesso fuori dalla portata degli utenti).
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