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Investì sulle strisce l’ex cestista Cescutti, deceduto nell’incidente: il conducente dell’auto patteggia un anno

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La notizia della morte di Giovanni Battista “Nino” Cescutti, investito sulle strisce pedonali il 21 ottobre 2023, in via Colugna a Udine, era stata accolta con grande dolore non solo in città, ma anche a livello nazionale.

Cescutti, 84 anni, era stato infatti una stella del basket, indossando non solo le casacche di Olimpia Milano, Pesaro, Varese e Udine, ma anche quelle della nazionale italiana e della selezione europea.

Mercoledì 20 novembre il suo investitore, Ivo Barnaba, cinquantenne residente a Gemona del Friuli, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Udine, Matteo Carlisi, ha patteggiato una pena di 1 anno con la sospensione condizionale, con l’aggiunta di una sanzione amministrativa di 500 euro e con la sospensione della patente di guida per un anno.

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Il giudice ha applicato le circostanze attenuanti generiche sia per il suo stato di persona incensurata, sia per la condotta tenuta dopo il fatto, essendosi prodigato per soccorrere la vittima e avendo provveduto, tramite la compagnia assicurativa, a risarcire il danno alla famiglia.

Nel procedimento penale Barnaba è stato difeso dagli avvocati Carlo Serbelloni e Clara Mascherin, mentre i due figli della vittima, in quanto parti offese, sono stati assistiti dall’avvocato Roberto Mete.

L’automobilista di Gemona era accusato di omicidio stradale. Tra le contestazioni a suo carico c’erano il fatto di non aver ridotto la velocità in presenza di un pedone in fase di attraversamento sulle strisce in centro urbano, in condizioni di ampia visibilità. Dai rilievi effettuati la sera dell’incidente, è stato dimostrato che l’auto condotta da Barnaba, una Fiat Punto, procedeva lungo via Colugna a una velocità di 44 chilometri orari.

Cescutti era considerato una vera leggenda della pallacanestro. È stato il primo friulano a vestire la maglia azzurra dei canestri, capace di scrivere una pagina di storia del basket nazionale vincendo a Milano, Pesaro, Varese per lasciare il segno anche sul parquet di casa, protagonista indiscusso dell’epoca d’oro della Snaidero del cavalier Rino, dalla fine degli anni Sessanta.

Nino Cescutti ha segnato 4.227 punti in serie A vincendo subito con le scarpette rosse della Simmenthal Milano lo scudetto 1959 e per due volte la classifica cannonieri con la maglia di Pesaro, dove ha giocato dal 1960 al 1962, segnando oltre 500 punti a campionato (senza il tiro da 3 punti).

Dopo Pesaro il quinquennio a Varese, all’inizio dell’epopea Ignis. Qui ha vinto un un altro scudetto, una Coppa delle Coppe e una Intercontinentale. Il cestista udinese (era nato il 13 giugno 1939 in piazza Patriacato) andava fiero anche di altri due titoli: la serie B conquistata con la Snaidero Udine e il campionato svizzero da allenatore a Lugano negli anni Settanta.