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Accoltellato alla fermata del tram per una sigaretta negata

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Una banale richiesta di una sigaretta si è trasformata in un grave fatto di sangue nel quartiere Arcella di Padova.

La Polizia di Stato è intervenuta tempestivamente nella serata di lunedì, quando la segnalazione di un uomo accoltellato ha mobilitato le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Intorno alle 19:40, davanti alla fermata del tram San Carlo in via Aspetti, gli agenti hanno trovato un 24enne tunisino riverso a terra, con una ferita tra il petto e la spalla. Il giovane è stato subito soccorso dal personale medico del 118.

Nel frattempo, un terzo equipaggio ha rintracciato, a circa 300 metri di distanza in via Cardinal Callegari, un altro uomo a terra: un cittadino moldavo di 48 anni, aggredito presumibilmente da un gruppo di connazionali del ferito, in quella che appare come una vendetta immediata.

Sul luogo del primo ferimento, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un coltello da cucina, con una lama di 10 centimetri ancora sporca di sangue, abbandonato sul parabrezza di un’auto parcheggiata.

Una lite per una sigaretta negata

Le prime ricostruzioni, avvalorate da testimonianze, descrivono una scena di violenza scaturita da futili motivi. Un uomo con accento dell’Est Europa, visibilmente ubriaco, si aggirava nella zona chiedendo sigarette a un gruppo di cittadini nordafricani.

Al rifiuto ricevuto, il moldavo avrebbe reagito con un’aggressione, colpendo uno dei giovani con il coltello.

La risposta non si è fatta attendere: un gruppo di amici del tunisino lo ha inseguito e picchiato a sua volta, lasciandolo a terra in via Cardinal Callegari.

Feriti e provvedimenti

Entrambi i protagonisti della vicenda sono stati identificati dalla Polizia. Il giovane tunisino, irregolare e senza fissa dimora, e il cittadino moldavo, residente a Padova, sono stati trasportati in ospedale. Il primo ha ricevuto una prognosi di 15 giorni, mentre il secondo ne avrà per 10 giorni.

A seguito delle indagini, il cittadino moldavo è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate e trattenuto presso la Questura in attesa del giudizio direttissimo. Mercoledì 20 novembre il giudice ha convalidato l’arresto, imponendo al moldavo l’obbligo di dimora a Padova e il divieto di uscire di casa dalle 20 alle 7.

Misure preventive e Daspo Willy

Considerati i precedenti penali di entrambi i soggetti, il Questore di Padova Marco Odorisio ha disposto misure di prevenzione personale, tra cui l’Avviso Orale per entrambi e il Daspo Willy per il cittadino moldavo.

Quest’ultimo non potrà accedere per i prossimi quattro anni a locali pubblici in tutta la provincia.

Un episodio che sottolinea ancora una volta la delicatezza dell’equilibrio sociale in alcune aree critiche della città, dove il lavoro delle forze dell’ordine rimane essenziale per garantire la sicurezza.