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Verona e Udine, il match di venerdì sarù un incontro tra “ex” del basket

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Più che una partita, venerdì sera sarà un viaggio nel tempo. Nelle file di Verona e Udine sono davvero numerosi gli ex, su entrambi i fronti, e ci sarà l’occasione di ripensare a storie del passato.

Sono ben sei i giocatori dell’attuale rosa bianconera ad aver vestito la divisa del club veronese. Da Ros e Ikangi hanno trascorsi veneti più lontani nel tempo, Johnson, Caroti, Pini e Stefanelli invece sono ex piuttosto “freschi”: gli ultimi due, però, dovranno saltare l’appuntamento per i rispettivi problemi fisici, quindi se ne riparlerà nel match di ritorno. Al trio Johnson-Caroti-Pini è legato il ricordo più amaro per la tifoseria udinese: la finale play-off della stagione 2021/2022, con rimonta da 0-1 a 3-1 della Tezenis.

Anche in casa veronese ci sono tantissime facce note all’Apu e alla sua tifoseria. L’ex più recente è Jalen Cannon, a Udine da marzo a giugno della passata stagione, mentre quello che ha lasciato maggiormente il segno (ed è probabilmente anche il più rimpianto) è l’italo-americano Ethan Esposito. “Lollo” Penna ha vestito il bianconero per due stagioni, ma venerdì non ci sarà a causa di un infortunio, al suo posto in cabina di regia ci sarà Mattia Palumbo, protagonista di una sliding door in estate: tornato a Udine dal prestito a Cento, era un possibile innesto nella rosa a disposizione di Vertemati, ma ha ceduto al corteggiamento della Tezenis. Ricordi un po’ sbiaditi per quanto riguarda Giulio Gazzotti: arrivò come rinforzo a stagione in corso nella stagione 2019/2020, ma la pandemia bloccò il campionato di lì a poco. In quel campionato sulla panchina bianconera sedeva Alessandro Ramagli, con primo assistente Andrea Bonacina, e anche loro sono ex Udine. In estate ha salutato la Tezenis il preparatore atletico udinese Giacomo Braida, doppio ex tornato a vivere in Friuli per ragioni personali.

Il derby triveneto fra Udine e Verona è una grande classica dal 2016, cioè da quando l’Apu ha raggiunto la serie A2. La sfida con più pepe è quella già ricordata, cioè la finale play-off del 2022. Ad accenderlo ci pensò il triestino Marco Spanghero (oggi doppio ex), che allora militava nella Tezenis. Ai microfoni Rai, al termine di garacinque della semifinale vinta con Pistoia dichiarò senza giri di parole: «Ho visto delle magliette dove quelli dell’Apu hanno già messo la A di serie A, ma noi andiamo lì a giocarcela, abbiamo le nostre armi. Secondo me loro non sono così contenti che abbiamo passato il turno». Il presidente Pedone andò su tutte le furie e disse al suo entourage: «Voglio che tutti i giocatori sentano queste parole, così si caricano». Purtroppo non bastò e vinse Verona, che pochi giorni dopo fece un altro sgarbo a Udine: ingaggiò per la sua stagione da neopromossa in serie A Alessandro Cappelletti, il migliore della stagione dell’Apu, che cercò invano di trattenerlo in Friuli.