Chioggia, in arrivo quasi 100mila euro per restaurare tre capitelli votivi
Al via nella primavera del 2025 gli interventi di restauro per i tre capitelli votivi del centro storico di Sottomarina.
Dopo 11 mesi di confronti e documentazioni, il Comune ha ricevuto conferma di un finanziamento di 96 mila euro del ministero delle Infrastrutture che consentirà di riportare all’antico decoro il capitello di Corte Granda, quello dei Berti e quello dei Netti.
«Un traguardo importante», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Mancin, «che ci permetterà di ridare lo splendore a tre opere che sono testimonianza delle nostre tradizioni, lasciate per anni all’incuria. Sottolineo l’importante lavoro di squadra nella filiera politica che ha dato i suoi frutti. Grazie alla collaborazione a livello ministeriale abbiamo seguito passo passo la nostra richiesta inoltrata a dicembre 2023 fino alla sua approvazione. Il prossimo passo, appena arriverà il nullaosta dal Provveditorato e dalla Soprintendenza, sarà di affidare i lavori».
I tre capitelli, quello dei Berti sulla riva sud del Lusenzo, quello di Corte Granda nel vecchio centro di Sottomarina e quello dei Netti, nella zona nord, saranno sottoposti a un restauro conservativo, con rinforzo delle murature e sistemazione degli interni.
Sottomarina oggi si divide, tradizionalmente, nella parte “vecchia”, tra la laguna est del Lusenzo e i resti degli antichi murazzi, e quella nuova a est verso il mare, con costruzioni più recenti.
I capitelli rappresentano per gli abitanti della zona vecchia di Sottomarina non solo un monumento religioso, ma anche un luogo che negli anni segnava un punto di aggregazione tra le famiglie.
Le tre strutture sono tutte rivolte a ovest e al loro interno presentano dipinti e ex voto. Tutte risalgono al 1926, quando, in occasione del Giubileo, gli abitanti decisero di onorare la Madonna, costruendo a proprie spese, i capitelli.
Quello dei Berti è quello che versa in uno stato peggiore. Quello di Corte Granda ha profonde crepe nella struttura esterna e segni di degrado all’interno. Quello dei Netti accusa notevoli infiltrazioni dal tetto, le pareti mostrano segni di cedimento e i marmi delle finestre sono quasi tutti dissestati o rotti.