Caserma Barzon, una nuova cordata per l’acquisto
Si riapre il dibattito sul futuro dell’ex Caserma Barzon, che si trova in via Cesarotti, di fronte alla Basilica del Santo e poco prima della Casa del Pellegrino. Un gruppo di imprenditori che al momento intendono restare anonimi, sta bussando alle porte della proprietà, la Cassa Depositi e Prestiti, per acquistare l’intero edificio. Il valore è di 4,5 milioni.
Fu l’ex sindaco Massimo Bitonci a venderlo alla Cassa Depositi, ossia allo Stato con un beneficio di 900.000 euro anche per le casse del Comune. Gli immobiliaristi chiedono di poter realizzare all’interno dello storico edificio una serie di abitazioni di lusso, ma il palazzo ancora oggi è vincolato dalla Soprintendenza e, quindi, la strada è tutta in salita, anche se gli eventuali acquirenti potrebbero accettare la clausola di lasciare il piano terra ad uso pubblico.
Ad esempio per inserire all’interno dell’ex caserma un grande infopoint, al quale potrebbero rivolgersi i turisti e i pellegrini. Un nuovo punto turistico, che più volte è stato auspicato dall’assessore alla cultura Andrea Colasio.
Un anno fa un primo gruppo di immobiliaristi aveva presentato in municipio il progetto di costruire; non sono potuti andare avanti a causa dello stop della Soprintendenza. L’edificio di via Cesarotti è stato costruito alla fine del 1400. Per quattro secoli ha ospitato il Collegio Pratense( dal cardinale Pileo Prata), per, poi, diventare caserma militare nel 1797, anno in cui Napoleone Bonaparte decretò la fine della Serenissima.
Il palazzo, con un bellissimo chiostro all’interno, nel suo lungo periodo militare, è stato, nel 1929, anche caserma Benito Mussolini e, dal dopoguerra Distretto Militare per la Leva e Comando Nord Italia della Logistica. Intanto i residenti ed in modo particolare i negozianti e gli esercenti dell’area intorno alla basilica, sollecitano le autorità competenti a riaprire in tempi brevi l’ex caserma Barzon, chiusa da 14 anni, prima che sia gli interni che gli esterni vadano verso un degrado irreversibile.
Il sollecito viene sottolineato da Assunta Carraro, vedova di Silvano Righetto, titolare del Bar Gattamelata. «Dal mio locale sino alla Casa del Pellegrino ci sono ben tre palazzi vuoti con i balconi e le finestre sempre chiusi», dice la barista Come mai l’ex caserma è ancora chiusa dopo 14 anni?».
L’area di piazza del Santo è stata soggetta negli ultimi anni a un rilancio commerciale con aperture di nuovi locali.