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Ноябрь
2024

Sci alpino, i precedenti dell’Italia a Gurgl: un solo slalom nella storia, con gli azzurri non protagonisti

Saranno ancora i pali stretti ad essere protagonisti nel fine settimana della Coppa del Mondo di sci alpino. Dopo il doppio appuntamento di Levi, si replica nuovamente a Gurgl, con in programma ancora due slalom. Per gli uomini sarà una seconda volta, mentre per le donne sarà debutto assoluto sulla pista Kirchenkar.

Gurgl è infatti una località entrata da solo due anni nel calendario della Coppa del Mondo. Nei giorni scorsi lo svolgimento delle gare era stato messo in dubbio per via delle alte temperature, che non permettevano un’adeguata preparazione del terreno. La FIS aveva cominciato a pensare anche l’ipotesi di un ritorno a Soelden, ma alla fine Gurgl riuscirà ad avere i suoi slalom.

Una storia dunque molto giovane, con una sola gara all’attivo quella della pista Kirchenkar. Lo scorso anno fu un trionfo dei padroni di casa, con una clamorosa tripletta austriaca. A vincere fu Manuel Feller davanti ai connazionali Marco Schwarz e Michael Matt. Quarta posizione per il britannico Dave Ryding, che aveva preceduto lo svizzero Daniel Yule e i norvegesi Timon Haugan ed Henrik Kristoffersen.

In casa Italia il migliore era stato Tobias Kastlunger, bravo a rimontare ben dieci posizioni nella seconda manche e a chiudere al tredicesimo posto. A punti anche Alex Vinatzer, che, invece, ha commesso qualche errore nella seconda manche, passando dalla diciannovesima al ventiseiesima posizione. Tommaso Sala mancò la qualificazione alla seconda manche per soli cinque centesimi, chiudendo al trentunesimo posto, ma il lombardo bisogna ricorda che non era nelle migliori condizioni dopo l’infortunio patito in preparazione. Non hanno poi completato la prima manche gli altri azzurri (Stefano Gross, Giuliano Razzoli, Simon Maurberger, Matteo Canins.

I due slalom di Gurlg arrivano dopo uno dei weekend più neri della storia dello sci alpino azzurro. Tra donne e uomini solamente Martina Peterlini è riuscita a qualificarsi per la seconda manche, terminando poi al diciassettesimo posto. Un tracollo la gara maschile, con cinque azzurri tutti eliminati dopo la prima manche e con l’Italia senza rappresentanti nella seconda, fatto che non accadeva dal 2002. Sicuramente questo weekend serve una pronta reazione per evitare di sprofondare ulteriormente in una crisi che comunque c’è ormai da tempo.