Strada 308, impossibile il raddoppio. Il Pd: «La Regione non mette i soldi»
I sindaci e le categorie economiche lo chiedono ormai da decenni, ma a quanto pare il raddoppio della Sr 308 non si riuscirà a fare. Nonostante interessamenti e promesse, la sensazione è che non si trovi la materia prima: i soldi. Eppure – con la prospettiva del nuovo ospedale di Padova – il rischio del caos viario è altamente probabile.
La Nuova Statale del Santo vede scorrere oggi circa 35 mila veicoli al giorno. E il 70% sono mezzi pesanti. Da anni i sindaci del Camposampierese chiedono a gran voce il raddoppio delle corsie, appelli su appelli, si è ragionato anche di procedere a stralci. Ma serve un miliardo di euro e – per quanto la Regione ritenga l’opera strategica – il Pd sostiene che quelle risorse non siano a disposizione.
«Questo è a dir poco sconcertante e suona davvero come una pietra tombale sulla possibilità di realizzare l’ampliamento di questa arteria di enorme importanza»: questo il j’accuse della capogruppo del Pd in consiglio regionale, Vanessa Camani, commentando la risposta ad una sua interrogazione.
«L’assessore alle Infrastrutture, Elisa De Berti, sostanzialmente riconosce nero su bianco», aggiunge Camani, «che la Nuova Strada del Santo è “di esclusiva competenza regionale” e spiega che “consapevole dell’importanza strategica dell’infrastruttura”, la Regione ha incaricato Veneto Strade di approfondire il nodo del raddoppio delle corsie attraverso uno studio di fattibilità. In sostanza, ci viene riferito che la stima “del tutto preliminare” del costo dell’ampliamento dell’attuale carreggiata da una a due corsie per senso di marcia, supera il miliardo di euro».
E quindi? «La ciliegina sulla torta l’ha messa l’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara, che ha dichiarato che quella cifra non è nella disponibilità della Regione. Si fa accenno generico a un impegno della Regione “nel reperimento delle risorse necessario per lo sviluppo delle fasi progettuali”. Il tutto suona appunto come un de profundis. Parliamo di una strada cruciale per la viabilità regionale e della provincia di Padova. In particolar modo per l’Alta padovana», insiste la dem, «dove non esiste alcuna arteria di collegamento nord-sud adeguata alle necessità del traffico di attraversamento che vuole raggiungere Padova e che sarà gravato nei prossimi anni dopo l’apertura del nuovo ospedale. Senza dimenticare che in questo modo non verrà data risposta alle esigenze delle piccole e medie imprese e della importante zona artigianale. Non da ultimo, è destinato a rimanere irrisolto il problema della sicurezza di una strada estremamente pericolosa; e di tutto questo dobbiamo dire grazie principalmente al drenaggio stratosferico di risorse generato dalla Pedemontana, che lascia all’asciutto ogni altra realizzazione fondamentale come quella del raddoppio della Sr 308», conclude Camani.
Nei giorni scorsi, intanto, è stata approvata in seconda commissione consiliare, presieduta da Silvia Rizzotto, la delibera di giunta regionale per il potenziamento delle reti infrastrutturali di trasporto viario del Veneto con il finanziamento, da assegnare a favore di Veneto Strade, per 50 milioni di euro per la progettazione e realizzazione dell’adeguamento della Sr 308 a Padova Est, tra gli svincoli 18 e 19.
Sarah Gaiani, sindaco di Villanova e presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, nei mesi scorsi aveva fatto il punto interpretando i desideri dei colleghi amministratori: «La maggior parte degli incidenti sono frontali e quindi serve la doppia corsia, almeno fino a Borgoricco, o a Camposampiero. È una impostazione che potrebbe aiutare a far defluire il traffico. Lo spazio per allargare ci sarebbe, ma ciò che frena sono i costi. Abbiamo bisogno di un intervento dello Stato. Anche perché – se vogliamo insieme a Treviso collegare la Pedemontana alla 308 – il potenziamento dell’attuale strada è assolutamente necessario».