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Delneri: «Dopo la sosta il ciclo della verità, capiremo le ambizioni dell’Udinese»

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«Sarà il ciclo della verità, quello che potrà farci capire le ambizioni dell’Udinese». Gigi Delneri lo inquadra così il trittico in arrivo alla ripresa del campionato con Empoli, Genoa e Monza, le tre avversarie alle quali l’Udinese chiederà spazio per riprendere a correre dopo le ultime tre sconfitte consecutive. Tre kappaò che, a detta del tecnico di Aquileia, hanno sì privato la Zebretta dei punti in palio, ma non delle certezze acquisite grazie al buon operato di Kosta Runjaic.

Delneri, lunedì prossimo l’Udinese riprenderà il campionato da Empoli, poi ospiterà il Genoa e quindi renderà visita al Monza. È un menù allettante?

«Sì, perché questo può essere il ciclo verità che può farci capire le ambizioni della squadra, ma non si pensi di fare un sol boccone di ognuna perché in questo tipo di partite bisogna andare a stanare l’avversario, e non è mai una passeggiata andarle poi a vincere. Saranno confronti complicati anche se l’Udinese ha già tratto fiducia dalle vittorie fin qui conquistate negli scontri diretti».

L’Empoli di D’Aversa gioca bene e ha strappato punti con le grandi. Sarà l’avversaria più temibile delle tre?

«L’Empoli propone un buon prodotto anche grazie alla sua struttura societaria e all’ambiente. Là si gioca serenamente e si punta a fare un ottimo calcio anche attraverso la scelta di allenatori come D’Aversa. Le prestazioni dei toscani sono state anche di livello così come la prestazione la fa sempre anche il Monza che ho visto in ripresa nonostante le sconfitte. Tra le due trasferte ci sarà il Genoa in casa che è sempre scorbutico da affrontare».

La fortuna non ha teso la sua mano ai bianconeri con Venezia, Juve e Atalanta...

«Sono state tre cadute molto diverse tra loro, con quella di Venezia molto dolorosa. In Laguna sono stati persi tre punti e a mio avviso sono quelli che mancano in una classifica solida. L’Udinese poteva arrivare alla sosta ancora meglio piazzata, visto che anche a Bergamo ha recriminato, ma ciò che conta è che si può ancora sorridere guardando la classifica».

E guardando al gioco fin qui espresso invece?

«Anche, perché sto vedendo un’Udinese produttiva in attacco e con sempre meno svarioni difensivi. Prendendo l’ultima partita con l’Atalanta, l’Udinese è stata intensa, ha chiuso bene le linee di passaggio ed è andata a prendere alta la squadra di Gasperini. Il risultato è stato bugiardo rispetto alla prestazione, perché anche un pareggio sarebbe stato stretto ai bianconeri».

D’accordo, ma non trova che sia mancata continuità durante i 90 minuti, come con Venezia e Juventus?

«Non è semplice tenere l’intensità per tutta la gara, e comunque l’unica partita da mettere sul banco degli imputati è stata Venezia, dove c’è stata più disattenzione e discontinuità».

Delneri, Runjaic ha detto che potrebbe anche proporre la difesa a 4, una scelta che per lei è sempre stata la base di partenza...

«Può essere una soluzione anche se un po’ rischiosa se non si hanno giocatori abituati, specie sulla sinistra. È importante non fare una difesa statica e avere esterni di passo. Detto questo, Touré non mi dispiace affatto».

Guardando dalla cintola in su, invece, l’idea di piazzare Thauvin dietro a due punte è praticabile?

«Andrebbe a rafforzare questo impianto di gioco in cui Davis ha dimostrato tanto tenendo da solo in scacco la difesa di Gasperini. Tornando alla domanda dico che sì, si può provare, così come a Bergamo si sarebbe potuto provare con Lucca e Davis, anche se son durate poco nella ripresa».

Delneri, che bilancio fa dei primi mesi di Runjaic?

«Buono. Ho visto che sa amministrare i giocatori e concede spazio a tutti, proponendoli giustamente nei ruoli. Finora non ha mai schierato la stessa squadra e credo che il suo ago della bilancia possa diventare Davis».

Alla ripresa, in zona salvezza il Lecce si presenterà con Giampaolo in panchina al posto di Gotti...

«Ha idee diverse dal suo predecessore, anche se la vedo difficile per lui. Là in fondo il Genoa è ancora da scoprire, il Venezia ha alti e bassi e anche il Parma è altalenante. Come sempre, perdere due partite di fila può essere pericoloso».

In vetta c’è il Napoli, ma alle sue spalle sono tante le pretendenti che si sono messe in coda per dare battaglia al vertice.

«È una bella mischia furibonda in cui anche il Milan può tornare. Se non si sgretolerà qualcuna, vedo favorite Napoli, Inter e Juventus, mentre l’Atalanta non ancora, anche se ha giocatori».