Nordio all’Anm: “Non ci sono toghe sgradite, sono slogan. Ma devono essere imparziali”
Non esistono “giudici sgraditi” o la volontà di assoggettare i magistrati alla politica, “sono solo slogan folcloristici, nessuna toga sgradita. Ma la loro libertà è vincolata dal dovere di imparzialità. La separazione delle carriere è il primo step”. Parola di Carlo Nordio, ministro della Giustizia, che in un’ intervista al Corriere della Sera commenta gli ultimi altolà dell’Anm che denuncia accerchiamenti da parte del governo. “Non ci sono attacchi mirati per assoggettare i giudici alla politica”, ribadisce. “E non capisco da dove l’Anm tragga questa convinzione. Mi attendo argomentazioni logiche, non slogan folcloristici”.
Nordio: non esistono giudici sgraditi. Sono solo slogan
Il Guardasigilli respinge la narrazione secondo cui la separazione delle carriere sarebbe il primo step per sottomettere alla politica il controllo della legalità. “Esiste in tutti i Paesi democratici che hanno introdotto, come noi, il codice accusatorio. Inglesi e americani ci ridono dietro quando diciamo che è un attentato all’indipendenza del giudice”. E ancora: ” I magistrati devono essere liberi di manifestare. Ma vincolati dall’imparzialità che devono manifestare al cittadino. Se un giudice definisce pericoloso il presidente del Consiglio, la credibilità sua, e di chi lo difende, cade a zero”. Sull’appello dell’Anm che chiede di scongiurare l’aggravamento di competenze sulle Corti d’appello, Nordio risponde: “L’emendamento parlamentare prevede esattamente il contrario. Abbiamo tolto i reclami contro i provvedimenti delle sezioni specializzate, come chiedevano i loro presidenti. Io continuo a predicare e ad auspicare un dialogo franco e fruttuoso con la magistratura, di cui mi sento ancora di fare parte. Non esistono magistrati sgraditi. Come spero non esistano, per i magistrati, politici sgraditi”.
I magistrati sono liberi di esprimersi, ma devono essere imparziali
Sulla decisione del tribunale di Bologna di rivolgersi alla Crte europea, Nordio conferma che “i primi ricorsi sono già stati depositati. La Cassazione si pronuncerà a dicembre. Come ha detto il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, se i provvedimenti si ritengono sbagliati, si possono impugnare. Lo stiamo facendo”. Il ministro poi respinge l’accusa di indebite ingerenze sul tema del referendum sull’autonomia differenziata. “Prima di tutto occorre leggere la motivazione della sentenza. Leggendo il riassunto del dispositivo è presumibile che i quesiti siano in gran parte superati. E comunque l’ultima parola spetterà alla Cassazione e alla stessa Corte costituzionale. Ho detto che condivido la sentenza della Corte perché un ministro della Giustizia deve condividerla per definizione. Proprio perché la Corte è l’interprete autentica della Costituzione”.
Musk per ora è un privato cittadino. Poi si vedrà
Ricadute sul premierato se l’autonomia differenziata venisse bocciata? “Non credo proprio”. Anche sulle parole di Elon Musk troppo rumore. “Per il momento, Musk è un privato cittadino. Che si è espresso come gli è sembrato. Anche molti nostri politici si espressero in modo severo contro la Corte Suprema americana. Se e quando avrà incarichi istituzionali, deciderà se sia più utile adeguare il linguaggio al suo nuovo ruolo”. Il Guardasigilli risponde anche alle pesanti parole di Nicola Gratteri, secondo cui le riforme allungano la vita alle mafie. “La lotta alla mafia è importante ma non tutto è mafia. Dobbiamo agire in una prospettiva più ampia. E dobbiamo combattere le criminalità in tutte le loro manifestazioni. Stiamo predisponendo i mezzi adeguati. Non sarei d’accordo a equiparare i reati informatici a quelli mafiosi. Se tutto diventa mafia, nulla è più mafia”.
Violenze di piazza, il terrorismo può assumere volti nuovi
Infine, sulle violenze di piazza, dopo la manifestazione di venerdì scorso che ha portato più di 20 agenti in ospedale. “Ho visto nascere il terrorismo anni 70. E per tre anni ho condotto l’indagine sulla colonna veneta delle Br. La situazione politica di allora non è ripetibile”, premette Nordi. “Ma il terrorismo può assumere volti nuovi, anche senza una ideologia definita. Per questo auspico indagini e giudizi e, in caso di colpevolezza conclamata, pene adeguate”.
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