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Sinner: “Sarei bugiardo a dire che è tutto normale. Non giocherò tornei prima degli Australian Open”

Per Jannik Sinner, un anno dopo, c’è l’approdo in finale alle ATP Finals. E in questa seconda occasione non solo ci va da favorito, ma anche dopo aver travolto il norvegese Casper Ruud con una dimostrazione di forza che fa capire perché è il numero 1 del mondo. Una soddisfazione, la sua, emersa anche in conferenza stampa.

Queste le parole dell’altoatesino, riportate da SuperTennis e riprese in mezzo mondo: “È un’emozione grandissima. È bellissimo. Ringrazio tutti quelli che sono venuti, vuole dire tanto per me. È speciale giocare qua, è un torneo molto importante. L’anno scorso ho perso in finale e adesso ci sono nuovamente. Proviamo a fare meglio questa volta. A prescindere dal risultato che arriverà domani, è stata una settimana piena di emozioni e momenti bellissimi. Sto cercando ogni giorno di giocare al 100% delle mie possibilità. Il risultato non lo posso controllare ma è il mio modo di stare in campo sì, così come quanta energia posso prendere dal pubblico. Il resto è imprevedibile, come lo è il tennis“.

Passando all’analisi tecnica di quanto accaduto all’interno dell’Inalpi Arena: “Quella di oggi era una partita che si poteva complicare. Nel primo set ero sopra di un break ma mi sono ritrovato 15-40 al servizio e, se perdo quel game, poi può cambiare tutta la partita. Sono stato bravo mentalmente a non perdere la concentrazione e poi, nel secondo set, sono riuscito ad alzare il livello. Ho risposto molto bene tutta la partita e già dal primo set sono riuscito subito ad andare avanti di un break. Nei miei game di servizio sono rimasto molto concentrato“.

La finale con Fritz ha un retrogusto di ciò che accadde l’anno scorso con Djokovic, altro caso di stesso ultimo atto di una partita di girone: “La situazione è simile a quella dello scorso anno perché, come era successo con Djokovic, anche contro Fritz ho già giocato e vinto nel round robin. Cercherò di dare il massimo domani, sapendo che tutto può succedere. Per adesso sono solo felice di essere di nuovo in finale. Ho più esperienza di dodici mesi fa, sono cresciuto come giocatore e spero che domani sia un buon giorno ma se così non fosse, questa è stata comunque una settimana molto positiva, di un anno estremamente positivo“.

Il passo successivo riguarda la preparazione invernale: “Per la prossima stagione sarà fondamentale fare una buona preparazione invernale. Penso faremo qualcosa di simile a quello fatto quest’anno. Probabilmente non giocherò nessun torneo prima degli Australian Open così da allungare il più possibile la preparazione che è fondamentale, soprattutto per un ragazzo giovane come sono io. A volte serve cambiare qualcosa tecnicamente per cui vedremo come organizzarci. Intanto però questa stagione non è ancora finita: domani c’è da giocare una finale e poi la Coppa Davis“. Sulla quale interviene circa il tema doppio: “Non so dire chi giocherà il doppio a Malaga, la scelta spetta al capitano. Quello che è certo è che saremo tutti pronti. Fino ad oggi ho giocato con tre diversi compagni, in campo si va in due. Vedremo…“.

E poi si chiude tra piani in arrivo a Torino e quelli della finale: “Sono arrivato una settimana prima per prepararmi meglio perché non ho potuto giocare a Parigi. Durante la stagione abbiamo anche fatto delle scelte per essere più freschi a fine anno. È un periodo molto delicato dell’anno e ogni piccola cosa può fare la differenza. Certamente, fino ad oggi, qui mi sono espresso ad un livello molto alto. Sono sorpreso anch’io di questi risultati e direi una bugia se dicessi che è tutto normale. In generale cerco di non dare mai niente per scontato di quello che riesco a fare su un campo da tennis. Con Fritz la differenza la faranno pochi punti. Dovrò stare molto attento perché sarà una partita molto delicata. Incontrarsi in finale è diverso dal farlo nel girone. Lui sta giocando ad un livello molto alto. Lo abbiamo visto anche oggi contro Zverev. Vedremo domani come andrà“.