Rubò in casa di una donna, ladro scovato grazie a una goccia di sangue: condannato a tre anni
Nel 2021 si era reso protagonista di un furto in un’abitazione di Tavagnacco. Forzando la finestra del bagno, il ventottenne Michele Hudorovich, residente a Udine, era riuscito a entrare nella casa mettendo le mani su una serie di beni di proprietà di una donna.
In particolare Hudorovich, frugando nel bagno e nella vicina stanza da letto, aveva portato via un cofanetto con diversi gioielli, orologi, una borsetta di marca Louis Vuitton, un paio di cuffiette AirPods, dopo aver messo a soqquadro i due spazi. Non del tutto soddisfatto aveva forzato anche la porta della mansarda con l’ausilio di un’accetta. Non trovando nulla che lo interessasse, se l’era data a gambe.
Quando la proprietaria dell’abitazione era rientrata in casa aveva subito denunciato il furto ai carabinieri. Ma in quel momento non era stato possibile risalire al responsabile. Qualche tempo dopo, però, grazie a ulteriori accertamenti del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Parma su una gocciolina di sangue rinvenuta sul materasso del letto della camera, è stato possibile stringere il cerchio attorno a Hudorovich (identificato attraverso il Dna), rinviato a giudizio con l’accusa di furto in abitazione. Nei giorni scorsi, nei confronti del ventottenne, è stata pronunciata una sentenza di condanna da parte del giudice del tribunale di Udine, Paolo Lauteri, al termine del rito abbreviato. A fronte di una richiesta del pubblico ministero di 3 anni e 4 mesi, l’uomo è stato condannato a 3 anni di reclusione con una multa di 200 euro.Un cold case la cui risoluzione è stata resa possibile solo grazie all’evoluzione delle tecnologie scientifiche a disposizione dei Ris.