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Ноябрь
2024

Biblioteca Bonetta rimessa a nuovo: il Comune di Pavia spenderà 600mila euro

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PAVIA. In attesa della nuova sede della biblioteca nell’ex monastero di Santa Clara, l’amministrazione comunale si prepara a spendere circa 600mila euro nel 2025 per ristrutturare l’attuale collocazione in piazza Petrarca, in un palazzo che appartenne alla famiglia Malaspina.

Due sedi

Ieri mattina l’assessora alla Cultura, Cristina Barbieri, ha fatto un sopralluogo nella sede di piazza Petrarca, accompagnata dalla responsabile dei servizi bibliotecari, Antonella Calvi e dalla responsabile dell’archivio storico, Mara Pozzi. «Auspicabilmente – ha spiegato l’assessora – in futuro la biblioteca verrà trasferita a Santa Clara, mentre in questo palazzo dovrebbe restare l’archivio storico. L’obbiettivo è di avere gli spazi necessari a consentire al pubblico di godere di alcuni tesori che sono conservati qui».

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Il riferimento è - come si legge sul sito - a «manoscritti, incunaboli, cinquecentine, edizioni del XVII e XVIII secolo oltre a pregiate collezioni ottocentesche e novecentesche». Con pezzi unici, come una pergamena del X secolo con la quale Lotario II, re d’Italia, concesse un privilegio a un feudatario. E poi, tutta la storia di Pavia, delle sue principali famiglie, del teatro Fraschini, dell’istituto Vittadini. In una parola, un autentico tesoro di conoscenza. Ma un tesoro andrebbe custodito in uno scrigno adeguato, mentre il palazzo di piazza Petrarca ha molti, e talora annosi, problemi di carattere strutturale. Uno dei principali riguarda un’infiltrazione d’acqua causata da un pluviale rotto. Come è intuibile, l’acqua e i libri non vanno granché d’accordo e infatti i dipendenti hanno piazzato un paio di deumidificatori nella sala che ospita anche l’emeroteca. Il problema va avanti «da almeno un paio di sindaci» ed è intuibile anche osservando l’intonaco della facciata. Poi c’è il solaio, nel quale entrano e nidificano i piccioni. «All’ultima pulizia – spiega Antonella Calvi – sono stati rimossi 400 chili di guano». Inoltre la porta che conduce al solaio affaccia su quella degli uffici dell’archivista e spesso vi filtrano piume e sporcizia di vario genere. La biblioteca, poi, presenta grossi problemi di barriere architettoniche; non esiste, ad esempio, un ascensore per le persone disabili, così come non c’è un bagno specificamente per loro. Gli infissi in legno non vengono rifatti da anni e in alcuni locali si evita di aprirli per non correre il rischio che si sbriciolino. Infine, per chi trascorre ore nei locali della biblioteca a studiare o a fare ricerche archivistiche, l’unica possibilità per fare una pausa è una macchinetta distributrice di caffè e di bevande. Insomma, come dice l’assessora ai Lavori pubblici Alice Moggi, «si tratta di intervenire un po’ su tutto l’immobile per fare vari tipi di lavori». Per questo, l’amministrazione ha già previsto una spesa di circa 600mila euro, somma che verrà messa a bilancio e utilizzata nel 2025. In parallelo prosegue l’attività per il recupero dell’ex monastero di Santa Clara in via Calchi.

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L’appalto c’è

Finalmente, sull’albo pretorio del Comune, è stato pubblicato il bando di gara per lavori che avranno come oggetto il restauro della chiesa sud ovest e il recupero parziale dell’ala sud, il restauro delle facciate del chiostro interno, il posizionamento di strutture fisse di completamento, sistemi di archiviazione e pareti attrezzate. L’appalto vale 3.425.951 euro, quattrini che consentiranno di aggiungere un altro “pezzo” all’opera di restauro e ristrutturazione dell’antico monastero che si protrae, ormai, da alcuni lustri. L’intenzione dell’assessora Barbieri è di arrivare al completamento dell’opera e al trasloco dei volumi destinati a prestito e consultazione. Una pre condizione per candidare Pavia a capitale italiana della Cultura.