Sei coop e decine di gettonisti chiamati a coprire i reparti nel Bellunese
La carenza di personale ormai da anni ha costretto l’Ulss 1 Dolomiti a correre ai ripari cercando specialisti altrove.
Dapprima la scelta è ricaduta sulle cooperative, poi visti anche i costi elevati, ha deciso di scegliere la strada dei gettonisti, dei contratti libero professionali che permettono all’azienda di verificare in maniera puntuale anche i curricula di chi ingaggia.
Quasi tutti i reparti sono interessati dall’arrivo di personale esterno. Sono sei ad oggi le cooperative che operano nei vari reparti dell’Ulss 1 Dolomiti, di cui tre garantiscono la funzionalità nei reparti di Pronto soccorso.
Già alla fine del 2022, l’Ulss aveva indetto una procedura aperta per trovare gli operatori economici che potessero sopperire alla carenza di professionisti nei quattro Pronto soccorso, dividendo il bando in tre lotti: uno relativo ai nosocomi di Agordo e Feltre, uno per il San Martino e il terzo per il Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore. E nei mesi scorsi dopo un altro bando, alcuni incarichi sono stati garantiti.
Le coop
Nel reparto di urgenza-emergenza di Feltre e Agordo ad aggiudicarsi il servizio medico è stata la ditta Arkesis, unica partecipante, per un importo complessivo di 1.113.980 euro. Con questa somma la società ha garantito 365 turni notturni di 12 ore a Feltre e altrettanti ad Agordo ma diurni.
«Le numerose procedure avviate finora non hanno permesso di coprire i posti vacanti, siamo dovuti ricorrere nuovamente alle società esterne», precisano dall’Ulss Dolomiti.
Per cui, nei mesi scorsi, è stato rifatto il contratto con la ditta Arkesis, la quale però ha aggiornato i costi alla variazione degli indici Istat.
Cambio della guardia invece al Pronto soccorso dell’ospedale di Belluno dove aveva vinto la ditta Arkesis che però ha sciolto il contratto a settembre. Al suo posto era già in parte subentrata, e da settembre lo ha fatto completamente, la Medical Service Sudtirol di Bolzano.
I medici della ditta dovranno garantire 730 turni per un importo annuo di 876.000 euro a cui si aggiunge un incremento del 20% dei turni per 175.200 euro. . Alla fine l’appalto costerà all’Ulss 1.236.649 euro.
A Pieve di Cadore confermata alla ditta Castel Monte (Tv) - la stessa che si occupa interamente del punto di primo intervento di Auronzo mettendo anche l’ambulanza, - la gestione dei turni medici al Pronto soccorso di Pieve di Cadore. La società dovrà garantire fino al giugno 2025 quindi 730 turni di 12 ore al costo di 1.068 euro e di altrettanti turni come opzione per il rinnovo contrattuale. Il valore dell’appalto è di 1.839.600 euro.
Incarichi libero professionali
Oltre a questo l’azienda, nei mesi scorsi, ha conferito tutta una serie di incarichi libero professionali per specialisti in vari reparti. All’Ortopedia di Belluno e Feltre arriveranno due specialisti che costeranno all’Ulss, 227.520 euro.
Alla Pediatria saranno ingaggiati due specialisti al costo di 53 mila euro. La grave carenza di ginecologi porterà ad affidare sei incarichi libero professionali per una spesa di 365.600 euro. Diciassette invece gli anestesisti e rianimatori che arriveranno nei reparti per una spesa di 850 mila euro.
Gli accordi con gli ospedali
L’Ulss, inoltre, da tempo ha stipulato degli accordi direttamente con gli ospedali, non solo del Veneto, per recuperare professionisti per vari reparti tra cui Neurologia, Ginecologia, Pediatria, Dermatologia, Radiologia, Psichiatria e molti altri. Gli ospedali sono quelli universitari di Padova e Verona, quelli di Genova e di Napoli soprattutto per la Pediatria. E poi ci sono gli accordi con le altre aziende sanitarie come quella di Treviso.
Nel tempo il problema del reclutamento di personale in provincia è andata aggravandosi malgrado l’Ulss abbia messo in campo anche alloggi per chi vuole venire a lavorare nel Bellunese.