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Ноябрь
2024

Alberi a rischio caduta a San Canzian. Deciso l’abbattimento di 19 esemplari

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Sono 19 gli alberi, presenti in parchi, aree verdi e giardini scolastici, per i quali il Comune di San Canzian d’Isonzo ha programmato l’abbattimento.

L’operazione si basa sul censimento e l’analisi dello stato di salute di 450 piante ad alto fusto esistenti nelle aree più frequentate, e quindi da mantenere in sicurezza, come il sindaco Claudio Fratta ha spiegato, affiancato dal consigliere comunale delegato all’Ambiente Franco Devidè e dal responsabile dell’Area tecnica, l’ingegner Federico Franz, nell’incontro pubblico organizzato l’altra sera nella Casa delle Associazioni di Pieris.

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Proprio nel giardino dell’ex scuola elementare di via Marconi è caduto tre settimane fa circa, per fortuna in piena notte, uno dei centenari cedri dell’Atlante che vi si trovano e che erano già “osservati speciali” della giunta dal precedente mandato. L’albero, alto 17 metri e con un tronco del diametro di 63 centimetri, si è abbattuto sul Municipio, danneggiando un’impalcatura di un cantiere in corso nell’edificio comunale. Negli stessi giorni si è schiantato al suolo anche un pino d’Aleppo, alto otto metri, nel giardino della scuola primaria “Pascoli” di San Canzian d’Isonzo, peraltro chiusa per inagibilità antisismica con gli alunni trasferiti a Turriaco dall’inizio dell’anno scolastico. «Il livello di rischio per il pino era stato indicato come “moderato” dalla verifica del professionista incaricato – afferma Fratta – mentre il pericolo era di tipo “incerto” per il cedro. Purtroppo, come spiegato dal dottore forestale, prolungati periodi di siccità e piogge concentrate in brevi periodi di tempo non aiutano le piante e per questo motivo, a fronte delle schede di rischio compilate, abbiamo deciso di procedere con l’eliminazione di ulteriori 19 alberi».

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Nell’elenco non ci sono gli altri cedri davanti la Casa delle Associazioni, che restano “da valutare” e al centro di cure speciali per il loro valore storico e paesaggistico. Vi sono inseriti invece due ippocastani davanti al Municipio in piazza Garibaldi, un cedro, una magnolia e una sophora japonica nel giardino Europa a Pieris, un tiglio in piazza Venezia a San Canzian, tre aceri montani, una farnia, un cipresso nel parco di via Fratelli Cervi a San Canzian, due olmi siberiani, un acero campestre e un pioppo nero nel giardino del polo scolastico di Pieris, un olmo campestre in via Biagio Marin a Begliano, un salice bianco in via Curta, un olmo campestre all’incrocio tra via Brunner e via Trento ancora a Pieris e un platano di Londra in via Palazzatto a Isola Morosini. La lista degli alberi sotto osservazione è comunque più ampia (include un’altra decine di piante) e potrebbe allargarsi ancora con la verifica di altre 250 essenze arboree, già affidata a un tecnico specializzato.

«Abbiamo già programmato anche la sostituzione delle piante che saranno tagliate – ha aggiunto il sindaco nell’incontro cui ha partecipato solo una quindicina di persone – tenendo conto che nel solo 2024 abbiamo messo a dimora 54 alberi». Di buone dimensioni, ma compatibili con la riuscita del loro attecchimento, come è stato risposto alla rappresentante di Legambiente Valentina Tortul, che aveva posto il tema della grandezza delle nuove piante, chiedendo chiarimenti anche sull’esigenza di eliminare il tiglio in piazza Venezia.

Intanto deve ancora concludersi del tutto l’intervento di messa in sicurezza delle alberature lungo la strada del Brancolo, dove pure si sono verificate ripetute cadute nel corso degli ultimi anni. «Alla fine, l’operazione ci costerà in totale 20 mila euro, mentre ne stanzieremo altri 12 mila a dicembre, con l’ultima variazione di bilancio, per abbattere i 19 alberi a rischio», conclude il sindaco Fratta. —

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