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Ноябрь
2024

Si apre una voragine in corso Di Vittorio, un’auto “miracolata”

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VIGEVANO. Sarebbe bastato un secondo in più per essere inghiottiti dalla voragine. Venerdì pomeriggio, intorno alle 14, poco dopo il semaforo di corso Di Vittorio, all’incrocio con via Matteotti, l’asfalto è franato poco dopo il passaggio di un’auto. Se quell’auto fosse passata un secondo dopo, sarebbe stata risucchiata insieme all’asfalto. Per fortuna, quell’attimo è bastato per salvarsi: mentre la strada franava, l’auto è riuscita a restare in carreggiata, sbattendo, secondo quanto riferito, solo la parte posteriore, limitando così i danni. Nessuna persona è rimasta ferita, nessuna cosa è stata danneggiata e nessun pedone è caduto. Immediato l’intervento degli operai di Pavia Acque che hanno transennato l’intera area da semaforo a semaforo, mettendola in sicurezza.

Ora si prepara un’indagine del sottosuolo volta a determinare che cosa abbia causato la voragine. Un motivo, ma è solo un’ipotesi, potrebbe essere che l’infrastruttura fognaria possa essere “stressata” dalla situazione contingente, ovvero dal continuo passaggio di mezzi pesanti e dalla pioggia.

Da quanto si intravede ad occhio nudo, il problema sembrerebbe il cedimento di una parte del sistema fognario. In quel punto, riferiscono, ci sono dei raccordi: uno è a 4 metri di profondità e l’altro a 6, quindi più importante. Bisogna capire quale dei due abbia ceduto e in base a questo dipenderà la durata dei lavori di ripristino della carreggiata.

Ora, per quanto riguarda la viabilità, fino a nuove indicazioni, chi arriva da viale Argentina ovvero corso Pavia, non può svoltare a sinistra in via Matteotti, ma deve continuare dritto fino alla rotatoria del cavalcavia La Marmora, mentre chi arriva da via Matteotti, può solo svoltare a destra.

È comunque possibile attraversare corso Di Vittorio sulle strisce pedonali, in sicurezza. Molto probabilmente, ma questo verrà deciso solo nei prossimi giorni, i lavori inizieranno non prima di martedì, per avere il tempo di comunicare a tutti i mezzi pubblici e ai loro utenti le relative modifiche.

Selvaggia Bovani