Si apre una voragine in corso Di Vittorio, un’auto “miracolata”
VIGEVANO. Sarebbe bastato un secondo in più per essere inghiottiti dalla voragine. Venerdì pomeriggio, intorno alle 14, poco dopo il semaforo di corso Di Vittorio, all’incrocio con via Matteotti, l’asfalto è franato poco dopo il passaggio di un’auto. Se quell’auto fosse passata un secondo dopo, sarebbe stata risucchiata insieme all’asfalto. Per fortuna, quell’attimo è bastato per salvarsi: mentre la strada franava, l’auto è riuscita a restare in carreggiata, sbattendo, secondo quanto riferito, solo la parte posteriore, limitando così i danni. Nessuna persona è rimasta ferita, nessuna cosa è stata danneggiata e nessun pedone è caduto. Immediato l’intervento degli operai di Pavia Acque che hanno transennato l’intera area da semaforo a semaforo, mettendola in sicurezza.
Ora si prepara un’indagine del sottosuolo volta a determinare che cosa abbia causato la voragine. Un motivo, ma è solo un’ipotesi, potrebbe essere che l’infrastruttura fognaria possa essere “stressata” dalla situazione contingente, ovvero dal continuo passaggio di mezzi pesanti e dalla pioggia.
Da quanto si intravede ad occhio nudo, il problema sembrerebbe il cedimento di una parte del sistema fognario. In quel punto, riferiscono, ci sono dei raccordi: uno è a 4 metri di profondità e l’altro a 6, quindi più importante. Bisogna capire quale dei due abbia ceduto e in base a questo dipenderà la durata dei lavori di ripristino della carreggiata.
Ora, per quanto riguarda la viabilità, fino a nuove indicazioni, chi arriva da viale Argentina ovvero corso Pavia, non può svoltare a sinistra in via Matteotti, ma deve continuare dritto fino alla rotatoria del cavalcavia La Marmora, mentre chi arriva da via Matteotti, può solo svoltare a destra.
È comunque possibile attraversare corso Di Vittorio sulle strisce pedonali, in sicurezza. Molto probabilmente, ma questo verrà deciso solo nei prossimi giorni, i lavori inizieranno non prima di martedì, per avere il tempo di comunicare a tutti i mezzi pubblici e ai loro utenti le relative modifiche.
Selvaggia Bovani