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Ноябрь
2024

Mosca già frena Trump sulla pace in Ucraina: ” Pronti ad ascoltare le sue proposte, ma sarà difficile…”

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Il disgelo tra Ucraina e Russia è ancora molto lontano, ma nonostante tutto Mosca si dice pronta ad ascoltare le proposte di Donald Trump. Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Riabkov, ha precisato che la Russia sentirà presto cosa ha da dire Trump sull’Ucraina ma  “non c’è una soluzione facile” sul conflitto visto il supporto che gli Usa continuano a fornire a Kiev dall’inizio della guerra. In poche parole, il Cremlino non sa ancora se fidarsi del tycoon e teme che le sue aperture diplomatiche siano soltanto una promessa elettorale destinata a vanificarsi nella realtà.

Riabkov: “se c’è qualche soluzione sul conflitto ascolteremo”

Se gli Stati Uniti daranno il segnale ” di avere idee su come muoversi verso una soluzione, senza continuare a pompare il regime di Kiev con ogni tipo di assistenza per ottenere la sconfitta strategica di Mosca – ha sottolineato il viceministro russo – allora faremo certamente del nostro meglio per analizzarlo e dare una risposta”. Riabkov  ha poi rammentato come le relazioni con l’America siano ancora attive, infatti i due paesi scambiano “periodicamente alcuni segnali attraverso canali chiusi con diversi gradi di intensità a seconda delle necessità, ma tutto funziona correttamente”. Stando alla spiegazione del vicetitolare del dicastero per la difesa russo, il Cremlino non ha mai tagliato i legami di comunicazione con gli Usa. Sembrava piuttosto strano che le due superpotenze avessero deciso di evitare un contatto, ma indubbiamente la guerra in Ucraina ha influito pesantemente sull’allontanamento.

Gli Usa dovranno essere concreti

Riabkov ha chiesto una maggiore concretezza agli Stati Uniti, dichiarando che la Russia conosce Trump “per la sua precedente corsa al potere e crediamo che alcune delle sue promesse, in cui ha parlato di una rapida risoluzione della situazione in Ucraina, non siano altro che retorica”. L’esponente russo ha inoltre reso noto “che non ci può essere una soluzione semplice a questo problema o ai problemi associati a ciò che sta accadendo in Ucraina e nei dintorni”. Il diplomatico ha poi concluso il suo intervento, precisando che “l’amministrazione statunitense dovrebbe prendere molto sul serio questi segnali, sia quella uscente che quella futura. Non c’è opportunismo qui e i nostri interessi non dipendono da chi occupa lo Studio Ovale alla Casa Bianca”.

L’America e la Russia dopo Joe Biden

Trump tornerà ufficialmente alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio, in sostituzione del predecessore Joe Biden, il quale tra scivoloni e gaffe non ha mai provato a mediare veramente tra Russia ed Ucraina per giungere alla fine del conflitto tra i due stati. Proprio sotto l’amministrazione del potus democratico ha avuto inizio l’invasione russa, e adesso toccherà a Donald Trump trovare un piano per evitare che la guerra in Europa continui senza sosta.

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