Le Ztl esistono anche in America: Kamala vince solo tra i “ricchi” delle città e lì si è fermata
Sorpresa, esiste il partito della Ztl (zona a traffico limitato) anche negli Stati Uniti. Ed è lì, solo lì, che Kamala Harris si è affermata. E si è fermata. Fa ridere: tutto il mondo è paese quando si tratta di sinistra. Come da noi, nelle zone più facoltose, nelle città, votano in maggioranza per la sinistra. Usa o Italia non fa differenza. Ce lo fa notare dalle colonne del Giornale un divertente articolo di Nicola Porro che coglie nel segno uno dei motivi della “trumpata” in pieno volto ricevuta da Kamala e democratici. “Nelle zone ricche delle città in grande maggioranza votano per la sinistra. Negli Stati Uniti la cosa è un po’ più complicata, ma l’effetto è simile. Se fosse stato per gli abitanti di Washington città, Kamala avrebbe preso più del 94 per cento dei voti degli americani – scrive l’editorialita e conduttore, dati alla mano- . Avete letto bene. Trump da quelle parti gira sul 6 per cento dei consensi”.
New York, Los Angeles, Washington: Kamala e sinistra vincono solo nelle Ztl
Che dire di New York? “Qui per ogni voto per conquistato Trump, la Harris ne prende quattro, con una vittoria schiacciante. A Los Angeles la candidata prende il doppio dei voti, a San Francisco i dem stracciano i rep di cinque volte”. Insomma, nelle città Trump non tocca palla, ma vince a valanga fuori dalle Ztl, aggiudicandosi la poltrona della Casa Bianca. Kamala fa il pieno tra i ceti abbienti, tra le élite, ma perde le elezioni. Per questo la sconfitta fa male due volte per i democratici: sotto choc per una competizione che credevano alla portata; con Hollywood a tifare per loro e i sondaggisti a scrivere fino all’ultimo di un testa a testa a questo punto “fantomatico”. E’ accaduto che anche loro, stelle e starlette, mostri sacri alla De Niro, tutti ferventi anti-trumpiano vivono fuori dalla realtà in un mondo a loro immagine e somiglianza. (Nella foto Julia Roberts nella campagna pro Harris)
Porro: “Star e intellettuali non capiscono che il mondo non finisce nel loro quartiere”
Porro non a caso striglia i sondaggisti e compagnia cantando che oggi non possono che tacere. “Sondaggisti, giornalisti, star televisive, cinema, intellettuali, oggi si sono svegliati con il mal di testa. Non si rendono davvero conto che il mondo non finisce nel loro quartiere. Non riescono a comprendere come sia possibile non dare cinquanta dollari per pagare un wallet parking fuori da un ristorante. Vanno in supermercati in cui il junk food, perché tale resta, è no logo e sempre organic. C’è uno scollamento dalla realtà fenomenale” Come dargli torto? Insomma, il popolo trumpiano ha contato di più degli endorsment di Taylor Swift o Julia Roberts. Un’altra che ha lanciato un messaggio ridicolo: “nelle urne, care donne, tradite vostro marito e votate Harris”. Un messaggio che la classe media made in usa presa da altri problemi ha rispedito alla mittente.
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