Ivrea, terza voragine in tre anni in via Miniere: dal 2021 traffico fustigato
IVREA. L’acqua sgorgava già da un po’, lunedì pomeriggio, quando la strada tra via Pinchia e via Miniere ha ceduto sotto il peso delle ruote di un tir.
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Grazie all’intervento dei tecnici comunali e della polizia municipale, il mezzo è stato liberato e, non avendo subito danni, ha potuto riprendere la sua strada. Si è resa necessaria, però, la chiusura dell’incrocio, uno snodo importante del traffico eporediese verso Banchette e unica valvola di sfogo di via Jervis. Il traffico, dunque, è comprensibilmente andato in tilt.
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Nel pomeriggio di lunedì ne hanno risentito in particolare piazza Lamarmora, Porta Torino e le vie limitrofe, corso Nigra incluso. Poi, in serata, è stato aperto un percorso alternativo realizzato nei pressi del museo della Carale, sulla vecchia via Miniere, a senso unico di marcia con direzione dal centro alla periferia, utilizzabile fino al termine dei lavori.
Percorso che è stato mantenuto anche durante la mattina di martedì, quando il traffico però è impazzito. Dalle 7 alle 10 circa, la coda in ingresso in città arrivava da via Jervis fin quasi al casello autostradale di Ivrea.
«È la dimostrazione - spiega il comandante della polizia municipale Paolo Molinario, sul posto fin dai primissimi minuti del cedimento - che una sola via in ingresso in città non basta e di quanto siano importanti via Pinchia e via Miniere per il traffico cittadino. Ora valuteremo se rendere la via che passa dietro al museo della Carale a senso unico alternato, attraverso un impianto semaforico di quelli che si usano per i cantieri. Bisognerà vedere per quanto si potrarranno ancora i lavori». Se non dovessero esserci ulteriori complicazioni, infatti, la strada potrà essere transitabile già per mercoledì pomeriggio. I lavori, però, sono in corso ed è tutto in itinere. È facile ricostruire cos’è successo sotto terra. Una tubatura portante, larga circa trenta centimetri, ha ceduto, allagando anche i cavi per i servizi sottostanti. L’acqua ha scavato, finché la strada non ha ceduto sotto le ruote del tir.
L’ultima volta, in via Miniere, dove passa una tubatura portante della città, era successo mercoledì 28 giugno 2023. Ore di passione anche in quei giorni per la viabilità cittadina. Il traffico si era esteso a macchia di leopardo da Porta Torino fino a Porta Aosta, al terzo ponte e via Jervis, ed era diventato praticamente impossibile circolare. Allora la rottura era a ridosso di Porta Torino, infatti, e si era reso necessario chiudere tutta via Miniere. La stessa situazione si era verificata nel 2021.
Insomma, in via delle Miniere si va avanti, di media, almeno al ritmo di una rottura ogni due anni. Fenomeno che al momento non è stato possibile anche solo arginare: si interviene sempre tamponando successivamente.