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2024

LBA UnipolSai 6ª andata 2024-25: uno Strautins infallibile trascina Derthona alla vittoria, per la Dinamo Sassari un altro pesante tonfo

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Casale Monferrato, 03 novembre 2024 – Un Arturs Strautins clamoroso trascina la Bertram Tortona alla vittoria per 71-68, dopo 40 minuti combattuti ed equilibrati contro una Dinamo Sassari mai doma, ma incapace in questa stagione di vincere una gara punto a punto nel finale e ormai sempre più in fondo alla classifica di LBA.

Derthona sempre più centrata e capace di inanellare la quarta vittoria consecutiva tra Italia e BCL, dopo quella con il Benfica e specialmente quella pesantissima contro la matricola terribile Trapani. Squadra di coach Walter De Raffaele che la vince seguendo alla lettera il diktat che ha contrassegnato la carriera dell’allenatore toscano: la difesa.

Una gara certamente non bellissima dal lato estetico, con tanti errori da entrambe le squadre, anche per colpa di due difese aggressivo che spesso si sono annullate. Equilibrio spezzato da una prestazione jordaniana dell’MVP di serata Strautins, capace con i suoi 22 punti di far saltare il banco e segnando da solo più triple di tutto il resto della propria squadra, saranno infatti 5 le bombe messe a segno dal lettone (62.5%) sulle nove complessive dei bianconeri.

Prestazione monstre che ha permesso ai padroni di casa di non far scappare i sardi dopo l’avvio shock sul 3-15 al terzo minuto, con gli uomini di De Raffaele abili nel mettere via via sempre più sassolini nel motore ospite che sembrava inarrestabile, merito di una difesa letteralmente asfissiante.

Reazione rabbiosa della Bertram che ha rimesso subito dopo la gara sui binari più consoni ai piemontesi, con la gara che con il passare dei minuti assomigliava sempre di più ad una sfida a scacchi tra i due coach, capaci di annullare costantemente la mossa dell’avversario.

Equilibrio spezzato solamente nel finale anche per merito del reparto esterni di Tortona, su tutti Christian Vital, 9 punti, 6 assist e un gioco da tre punti che ha fatto svoltare l’inerzia verso i padroni di casa; così come Tommaso Baldasso e Tommy Kuhse, rispettivamente solo 8 e 6 punti, ma glaciali quando la palla scottava sempre più.

Alla Dinamo non è bastata la miglior prestazione difensiva della stagione per sfatare il tabu trasferta, che l’ha vista finora sempre sconfitta, con una classifica a dir poco deficitaria per la squadra di coach Nenad Markovic, ormai stabilmente nei bassifondi con appena due punti.

I biancoblu hanno senza dubbio fatto dei passi in avanti sul piano della prestazione, dopo gli ultimi brutti KO con Trento e specialmente Brescia, ma ora con l’acqua alla gola già ai primi di novembre rischia di far crescere l’ansia sopra i limiti di guardia.

Squadra sassarese che difesa a parte, ha faticato come sempre a trovare canestri facili, se si esclude il brillante approccio dei primissimi minuti, con i playmaker di Markovic troppo statici e prevedibili e con dei pick and roll fatti a rallentatore e che non hanno mai creato un vantaggio reale agli ospiti.

Tiri aperti che si possono contare sulle dita di una mano e che quando si sono verificati non hanno mai mosso il tabellino biancoblu, chiudendo la gara con appena il 38% dal campo, troppo poco per soddisfare le ambizioni di una squadra che sulla carta in estate sembrava avere tanti punti nelle mani, ma che alla prova del nove fatica tremendamente a trovare il fondo della retina.

Male Brian Fobbs e Michal Sokolowski, 6 e 7 punti, che dovevano essere le bocche da fuoco del nuovo Banco, ma ancora una volta si confermano troppo ondivaghi e spesso indolenti. Perciò Sassari è costretta ad affidarsi all’usato sicuro del capitano Bendzius, 14 punti e autore del break di inizio partita, e Matteo Tambone, 10 punti, veterani che hanno predicato a lungo nel deserto.

Un discorso a parte meriterebbe il playmaker Justin Bibbins, top scorer dei sardi con 15 punti, ma che in cabina di regia non convince ancora, specialmente quando Cappelletti gioca una partita come quella di stasera ai limiti della decenza. L’americano ex Nanterre ha ancora troppe pause durante il match, con gli avversari che troppo spesso sfruttano la sua struttura fisica a loro vantaggio per mettere punti facili a referto.

Una menzione speciale la meriterebbe il broadcaster ufficiale della LBA, che ha pensato bene di trasmettere per i primi 4 minuti una gara, sì della Serie A, ma di quella della pallavolo maschile. Certamente non il modo migliore di pubblicizzare e vendere il tanto bistrattato prodotto basket, per di più a prezzi tutt’altro che popolari.

Avvio che i soli, fortunati, presenti al PalaFerraris hanno potuto ammirare, con la Dinamo che ha approcciato al meglio la gara, con un 6/6 al tiro micidiale che fa scappare gli ospiti sul 3-15. Tortona non si scompone e forse rincuorata dal ritorno della diretta tv, torna a giocare la sua pallacanestro, con Strautins che inizia a scaldare la mano.

Il lettone è praticamente infermabile, andando già in doppia cifra dopo pochi minuti, ricucendo lo strappo fino al 18-23 con cui si chiude la prima frazione.

Nel secondo quarto Sassari continua a tenere l’inerzia, anche per merito della propria panchina, Tambone su tutti. I sardi tornano sul +7, ma è il solito Strautins a suonare la carica e la difesa piemontesi inizia piano piano ad alzare il livello, togliendo le conclusioni facili che finora avevano tenuto a galla gli avversari.

Tortona ora ha un’altra faccia e mette la freccia poco prima della sirena con il canestro dell’ex Olimpia, Kamagate, andando negli spogliatoi avanti sul 35-34.

La ripresa sembra una fotocopia dei primi minuti dell’incontro, con un parziale di 6-0 in favore degli ospiti che suona come una dichiarazione d’intenti. Ma sul più bello qualcosa torna ad inceppare il motore degli uomini di Markovic, con le percentuali che iniziano inesorabilmente a crollare.

Sassari nelle difficoltà si affida ad una ritrovata difesa e respinge i tanti attacchi di Tortona, brava a restare in scia fino al terzo suono della sirena, sul punteggio di 46-44.

Nell’ultimo periodo, però, c’è una svolta per i padroni di casa, che non si affidano al solito Strautins, ma trovano i punti di un ritrovato Baldasso, mentre Sassari non segna proprio più e il sorpasso è la naturale conseguenza per la Bertram, che vola sul 53-46.

L’inerzia sembra aver irrimediabilmente svoltato in favore dei bianconeri, ma la Dinamo ritrova qualche insperata briciola di energia e grazie ad un break di 11-4 firmato Tambone il risultato è nuovamente in parità sul 57-57 a 4′ dalla sirena conclusiva.

Ci pensa nuovamente Baldasso a firmare il nuovo sorpasso, prima della tripla del solito Strautins e dei liberi di Vital del 68-60 a 100 secondi dal termine. La gara sembra aver già mandato i titoli di coda, ma Bibbins ha altre idee e con due triple consecutive in meno di 40” riporta i sassaresi sul -2.

Kamagate, dopo una gara opaca, si erge ad eroe nel finale con un pesantissimo rimbalzo offensivo ed è bravo a non tremare dalla lunetta, un due su due a gioco fermo che riporta Tortona a due possessi di vantaggio. Bendzius sbaglia la tripla successiva e la gara di fatto si chiude lì, sul punteggio di 71-68.

Per Tortona un’altra vittoria che la proietta verso i piani alti della classifica, tornando a correre dopo l’incidente di percorso patito in casa contro Trieste. Per la Bertram però non è tempo di rifiatare, perché già questo mercoledì sera andrà in scena il recupero della quarta giornata, dopo l’alluvione che aveva colpito Bologna nelle settimane scorsa, una vittoria anche nella tana della Virtus significherebbe iscrivere la squadra di De Raffaele come una delle più serie candidate al titolo.

Sassari non riesce proprio a risollevarsi e ora la classifica fa paura, ma prima di pensare alla delicatissima sfida del PalaSerradimigni contro Pistoia di domenica prossima, c’è un primo posto da difendere nella FIBA Europe Cup nell’ultima decisiva giornata, la trasferta polacca di mercoledì sera contro l’Anwil Wloclawek.

Basterà anche una sconfitta con due punti di scarto per conservare la prima posizione del Gruppo D, ma per la Dinamo solamente un’altra vittoria europea potrebbe ricaricare le pile di una squadra che sembra avere una bassa autostima e di essere alla disperata ricerca di conferme che finora ha trovato solo fuori dai confini italiani.

Bertram Derthona Tortona – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 71-68

Parziali: 18-23; 17-11; 11-10; 25-24.

Progressione: 18-23; 35-34; 46-44; 71-68.

Sala Stampa

Nenad Markovic e Walter De Raffaele

Le Pagelle

Bertram Derthona Tortona

Christian Vital 7: fatica ad entrare in partita, anche per colpa della difesa aggressiva della Dinamo e in special modo di Fobbs, ma nei minuti decisivi mette a segno un fondamentale gioco da tre punti che spezza l’equilibrio e fa pendere l’inerzia per la squadra di De Raffaele.

Tommy Kuhse 6.5: più ombre che luci, ma nell’ultimo quarto si rende protagoniste con un paio di canestri che risulteranno decisivi per la Bertram

Justin Gorham 5.5: nel pitturato non si passa e lui non fa eccezione con uno 0/8 al tiro che fa rabbrividire. Fa la voce grossa a rimbalzo, ma non basta.

Leonardo Candi 6: pochi minuti per lui, ma fa in tempo a mettere una tripla e un paio di belle difese.

Davide Denegri 6.5: De Raffaele libera il suo mastino mettendolo sulle tracce di Cappelletti e l’ex Cremona esegue alla perfezione, mettendo a referto anche 5 punti e 3 assist.

Arturs Strautins 8.5: ruba la scena a tutti giocando una gara da realizzatore clamorosa. In doppia cifra già alla fine del primo periodo, tiene a galla tutta Tortona nonostante il brutto approccio della sua squadra. Continua il suo personalissimo show per tutto il resto della gara, sia ad inizio ripresa quando Sassari alza il livello della propria difesa, che nei minuti finali mettendo le triple che chiudono il match. Chiude la sua serata magica da MVP con 22 punti realizzati, 7 rimbalzi e 30 di valutazione.

Tommaso Baldasso 7: per 30 minuti sembra la controfigura del Baldasso che contro la Dinamo si esaltava costantemente. Se lo ricorda nell’ultimo quarto e piazza cinque punti consecutivi che risulteranno decisivi.

Ismael Kamagate 6.5: una gara da insufficienza piena per l’ex Milano, almeno fino agli ultimi minuti, dove realizza la metà dei suoi 8 punti messi a referto. Poco reattivo nel pitturato a rimbalzo, nonostante la Dinamo non abbia tutto questo atletismo, risulta decisivo nel finale con il rimbalzo offensivo e i conseguenti liberi segnati che danno la vittoria a Tortona.

Paul Biligha 6.5: Kamagate non riesce a trovare le chiavi del match per lungo tempo, cosa che al centro della nazionale non accade, mettendo in difficoltà soprattutto Renfro. 8 punti realizzati, ma un fattore assoluto a rimbalzo con 5 palloni raccolti, 4 dei quali offensivi.

Luca Severini 5: entra, ma quasi nessuno se ne accorge. Chiude la sua gara anonima con un virgola insolita per un tiratore come lui.

Kyle Weems 4: prestazione insolita per un veterano come l’ex Virtus, che anche quando non trova una serata memorabile al tiro, si rifà in fase difensiva restando costantemente un fattore per la propria squadra. Oggi trova una serata storta, costringendo De Raffaele a tenerlo sul parquet per appena 13′.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari

Alessandro Cappelletti 4: nullo come non è mai stato nelle ultime uscite. Poche idee e tutte confuse, per disperazione Markovic lo panchina e lo lascia lì per ben 31′. Una virgola che gli fa fare un paio di passi indietro.

Justin Bibbins 6.5: Cappelletti si autoesclude dalla gara e allora gli tocca tornare alle origini, tenendo tanto il pallone, forse anche troppo. Non riesce mai a mettere in ritmo i compagni, nonostante i 5 assist e gli incredibili 8 rimbalzi presi, pagando costantemente dazio in difesa con gli avversari che gli mettono un bersaglio sulla schiena. Come per magia, come già successo a Brescia o con Trento, si trasforma in Ray Allen nei minuti finali e la Dinamo rischia di compiere il miracolo.

Miralem Halilovic 6.5: gioca la solita gara solida da 10 punti e 7 rimbalzi, ma anche per colpa dell’insipienza cestistica di Renfro, Markovic è costretto a spremerlo per troppo tempo, arrivando con la lingua di fuori nel finale e soffrendo troppo l’atletismo dei lunghi di casa.

Brian Fobbs 5: in difesa è un fattore importante per questa Dinamo, ma l’atteggiamento in attacco sfiora l’indolente. Senza mai prendersi una responsabilità e quando lo fa sbaglia dei canestri già fatti. Completa la frittata nel finale con una persa che chiude il match.

Matteo Tambone 6.5: l’uomo di Markovic se ce n’è uno. Gioca con un’applicazione che forse nessuno in casa Dinamo ha. Torna ad essere mortifero dall’arco, stampando 10 punti, mentre in difesa si attacca come la colla agli esterni di De Raffaele.

Giovanni Veronesi 5: Markovic gli dà fiducia facendolo entrare in quintetto, ma fin da subito Stautins lo fa impazzire su ogni lato del campo, caricandosi di falli e vedendo la gara scivolargli via dalle dita.

Eimantas Bendzius 6.5: pronti via firma l’allungo iniziale che illude tutta la Dinamo. La Bertram ci impiega un po’ a capire come fermarlo e quando non ci riesce decide di usare le maniere pesanti, commettendo ben 9 falli sul lituano. 14 punti di sostanza per il capitano biancoblu che in difesa ha avuto dei segnali incoraggianti, rispetto alle ultime pessime gare giocate.

Michal Sokolowski 4: forse la panchina iniziale lo raffredda troppo, fatto sta che in tutti e 40 i minuti non capisce come difendere su uno Strautins scatenato, lasciandogli praterie sconfinate. Nel finale riesce finalmente a muovere il proprio tabellino, ma la prestazione da bella statuina del presepe contro il lettone risulta decisiva, in negativo, per la Dinamo.

Nate Renfro 3: come parziale alibi ha l’infortunio non ancora ben riassorbito dopo Trento, ma in 7 minuti sembra giocare con gli altri. Ormai dopo oltre dieci indizi forse abbiamo la definitiva prova che a questa Dinamo serva un altro centro.

Giovanni Olmeo

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