Castelfranco, maxi colpo dei ladri in casa della farmacista: via con 350 mila euro
Nel tesoro di famiglia custodito in cassaforte c’erano un Vacheron Costantin d’oro degli anni Cinquanta e un Rolex Daytona in edizione limitata: due orologi da 150mila euro complessivi. Senza contare poi gli anelli, le collane, i braccialetti e i preziosi di tre intere generazioni.
Colpo grosso, pochi giorni fa, a Castelfranco nell’abitazione di una delle più note famiglie di farmacisti della Castellana. Due ladri, con il volto coperto da un passamontagna, dopo aver invano tentato il colpo in una villa vicina, sono entrati nell’abitazione di Borgo Treviso di Matilde Gariboldi Muschietti, sorella di Franco, titolare della farmacia Alla Gatta di piazza Giorgione e già sindaco della città negli anni Novanta.
Lì i banditi hanno sradicato la cassaforte a muro contenente gioielli per un valore complessivo di 350mila euro. Proprio mentre rincasava nell’abitazione di Borgo Treviso, un appartamento al secondo piano di una palazzina di pregio, la proprietaria, Matilde Gariboldi Muschietti s’è ritrovata a tu per tu con i ladri. E non è stato certo un incontro piacevole. «Da quella sera non dormo più serenamente - dice - mai avrei pensato di vivere questa terribile esperienza».
Il colpo
[[ge:gnn:tribunatreviso:14781065]]
Il colpo è stato messo a segno attorno alle 18 di giovedì scorso, 31 ottobre. Dopo aver tentato invano un colpo in una villa vicina a causa dell’allarme scattato dopo aver infranto i vetri dell’edificio con un tombino in ghisa, due ladri “acrobati” sono passati al piano B ed hanno messo nel loro mirino l’appartamento della farmacista castellana.
Con guanti alle mani per non lasciare impronte digitali e volto coperto da un passamontagna, agevolati dall’oscurità, i due ladri sono saliti al secondo piano arrampicandosi lungo la grondaia del condominio.
Poi, una volta raggiunto il terrazzo, hanno forzato la porta finestra e sono entrati nell’abitazione di Matilde Gariboldi Muschietti. In quel momento non c’era nessuno. “Armati” di torcia elettrica, hanno passato in rassegna tutte le stanze mettendole a soqquadro. Cercavano la cassaforte e l’hanno trovata in una stanza.
Uno scrigno d’oro
Uno “scrigno d’oro” da 30 centimetri per 50. All’interno c’erano gli ori di tre intere generazioni di famiglia: anelli, orologi, collane e braccialetti. Tra questi anche un Vacheron Costantin d’oro degli anni Cinquanta appartenuto al padre della farmacista e un Rolex Daytona in edizione limitata.
Dopo aver sradicato la piccola cassaforte a muro, i ladri hanno cercato e trovato altri gioielli altrove. Poi, proprio mentre si apprestavano ad andarsene, sono stati scoperti dalla proprietaria.
A tu per tu con i ladri
Erano circa le 18.20 quando la proprietaria di casa è rientrata. Ha aperto la porta ed ha visto la luce della torcia elettrica di uno dei due ladri. Un primo è subito saltato fuori dal terrazzo, calandosi dalla grondaia, l’altro l’ha seguito poco dopo, sparendo nell’oscurità, in una via secondaria.
Terrorizzata dall’incontro vis à vis con i ladri, Matilde Gariboldi Muschietti non ha perso tempo ed ha subito allertato la centrale operativa del 112.
Le indagini
Sul posto è presto arrivata una pattuglia dei carabinieri che ha raccolto la denuncia della farmacista ed ha subito avviato indagini per tentare di dare un nome ed un volto ai due malviventi. Gli investigatori hanno già acquisito le immagini di videosorveglianza di una villa vicina al condominio mentre, per questioni legate alla legge sulla privacy, non è stato possibile avere quelle della Volksbank, dove si sono diretti i due ladri in fuga.
Non sarà comunque facile risolvere il caso. Ad agire sono stati due professionisti, probabilmente ladri dell’Est Europa. Trasfertisti che godono di complicità locali.