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Ноябрь
2024

Treviso, tunnel della stazione chiuso: pendolari costretti a passare tre semafori

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E sottopasso chiuso fu. Era tutto annunciato, la ripresa dei lavori di lunedì nel cantiere della stazione ha rivoluzionato la viabilità pedonale di via Roma per raggiungere lo scalo ferroviario.

Il Comune ha chiuso il passaggio sotterraneo di prima mattina modificando così l’accesso alla stazione, che da ieri, lato Put, è solo una per tutti. Non è più possibile, dunque, prendersela comoda scendendo le scale e arrivando senza i vari semafori direttamente nel cuore della stazione. Così come non è più prevista, per qualche mese e forse di più, l’uscita con l’affaccio diretto alla sfera di Toni Benetton, a pochi passi dall’autostazione delle corriere.

Penalizzati i pendolari provenienti dal centro e gli studenti che già dall’orario di uscita dalle scuole avevano memorizzato il nuovo percorso una volta scesi nei pressi di Corso del Popolo.

D’ora in poi servirà tenere la destra fino al cantiere, attraversare la strada a tre corsie in via Roma, attraversare sulle strisce del semaforo in discesa dal cavalcavia, aspettare il verde per superare il secondo stop appena dopo nella corsia che porta a salire il cavalcavia per poi attraversare di nuovo un terzo semaforo per raggiungere la meta.

Con il nuovo disegno della viabilità pedonale servirà valicare la strada quattro volte, un cammino decisamente impervio soprattutto negli orari di punta da mezzogiorno in poi. E se già la presenza di studenti era sostanziosa negli attraversamenti verso la fermata degli autobus a fianco alla stazione, figuriamoci ora che si sono aggiunti tutti coloro che sono diretti in stazione.

Per il deflusso dei passeggeri, inevitabilmente, servirà la presenza della polizia locale, a maggior ragione nel bivio in cui necessariamente si svolta per attraversare a sinistra.

Al primo giorno con il nuovo assetto, nell’orario di uscita da scuola degli studenti, attraversamenti selvaggi e automobilisti all’erta, gli ingorghi nei vari passaggi pedonali hanno ostacolato l’arrivo di un’ambulanza attorno alle 13.30 giunta in zona per soccorrere una persona colta da malore.

Desta preoccupazione, dunque, l’evoluzione del viavai pedonale e non nei pressi della stazione. Nessuna modifica, invece, per quanto riguarda l’entrata allo scalo da San Zeno, mentre gli studenti che scendono dalle navette nel sottopasso del cavalcavia dovranno fare solamente un attraversamento per raggiungere la fermata dell’autobus dirimpettaia alla biglietteria MoM.

Nessuna modifica neanche per arrivare in autostazione, basterà proseguire nei Giardinetti Garibaldi nel Lungo Sile che costeggia la discesa del cavalcavia. Il cantiere presenta una recinzione extra-large che si prolunga fino al primo passaggio pedonale, gli operai hanno cominciato i lavori nella mattinata di lunedì.

Si tratta di una delle fasi più complicate del problematico nell'ottica di riqualificazione dello scalo ferroviario, opera che dovrà concludersi entro le olimpiadi di Milano-Cortina.

Un anno o poco più, dopo i mesi di stop non c’è proprio tempo da perdere, sulla data di chiusura e di completamento nessuno si azzarda a fare previsioni o a metterle nero su bianco.

Intanto gli operai dovranno demolire le attuali pensiline davanti alla stazione e davanti al G&B Bar, realizzare uno scavo in entrambi i luoghi per allargare i due imbocchi/uscita del sottopassaggio, stabilizzare il suolo e poi ricreare gli accessi che andranno ad affacciarsi un domani su quella sorta di piazza pedonale che si immagina diventerà piazzale Duca d’Aosta, pur mantenendo, però, le corsie per il traffico del Put e le fermate per le corriere.