Media, bloccato nella notte l’accordo tra Lufthansa ed Ita. “L’Italia non svende la sua compagnia”
Ennesimo colpo di scena nell’operazione Lufthansa – Ita Airways. L’accordo che sembrava ormai cosa fatta ritorna in discussione. Secondo quanto scrive il Corriere.it la compagnia tedesca avrebbe chiesto di rivedere al ribasso l’ammontare complessivo degli investimento (829 milioni di euro). A questa richiesta il Tesoro, tutt’ora titolare del 100% del vettore italiano, ha detto no, poiché “L’Italia non svende la sua compagnia”. I tedeschi chiedono in particolare una riduzione della seconda tranche, attualmente fissata in 603 milioni, poiché, secondo Lufthansa, Ita ha perso valore rispetto a sei mesi prima.
Italiani e tedeschi, secondo le fonti del Corriere, hanno iniziato a discutere su alcune clausole contrattuali relative alla cifra da sborsare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa”. Il pacchetto con il piano finale dell’alleanza Ita-Lufthansa, a quanto si apprende da fonti europee, non è stato consegnato a Bruxelles come invece era previsto per ottenere l’ultimo via libera Ue (la scadenza non è comunque tassativa, ndr). La causa, confermano le stesse fonti, è lo stop all’accordo arrivato nella notte.
I documenti, viene spiegato, erano firmati da entrambe le compagnie (italiana e tedesca) e dai vettori rivali, easyJet, Air France e Iag, che fanno parte dell’intesa sugli slot, mentre a mancare sarebbe stata l’ultima firma da parte del Mef. “È un tema che stanno vedendo Mef e Lufthansa, non commentiamo”, così fonti della compagnia aerea italiana. “Lufthansa aderisce all’accordo del 2023 con il ministero dell’Economia e delle Finanze italiano per acquisire una quota del 41% in Ita Airways” e “ha firmato il pacchetto di misure correttive necessarie entro la scadenza concordata”, fa sapere Lufthansa.
Lo scorso 29 ottobre Lufthansa aveva diffuso i conti del terzo trimestre che avevano evidenziato un calo dell’utile dell’8,1% a 1,1 miliardi di euro, un risultato comunque migliore delle attese. I ricavi sono invece saliti del 4,5% a 10,7 miliardi grazie ad un incremento del 6% dei passeggeri (40 milioni). Ha avuto un peso sui conti la frenata nei voli business dove Lufthansa è tradizionalmente fortissima. In occasione della diffusione dei conti, in merito all’acquisizione di Ita, l’amministratore delegato Carsten Spohr aveva affermato: “Credo che più o meno potremmo esser pronti a iniziare la nostra cooperazione all’inizio del 2025” in linea con i piani del gruppo.
Nel 2023 Ita Airways ha sfiorato il pareggio di bilancio. L’anno si è chiuso con un rosso di 5 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita da 481 milioni che aveva caratterizzato il 2022, ancora influenzato dagli strascichi della pandemia. I ricavi totali sono stati pari a 2,4 miliardi (+ 41%). I passeggeri trasportati sono stati circa 15 milioni (+47%).
L’intesa tra Tesoro e Lufthansa prevede che la compagnia tedesca rilevi il 41% di quella italiana con la prospettiva di salire al 100% nei prossimi anni. I tedeschi assumeranno però sin da subito la gestione operativa del piccolo vettore italiano sorto dalle ceneri di Alitalia. Lufthansa verserà all’inizio 325 milioni di euro partecipando ad un aumento di capitale.
“Se confermata, la notizia rappresenterebbe una gravissima responsabilità da parte del Mef. La mancata firma del pacchetto finale dell’accordo ITA-Lufthansa e la conseguente mancata consegna del piano alla Commissione Europea rischiano di produrre effetti fortemente negativi per il futuro di ITA Airways e per la competitività del settore aereo nazionale. Chiediamo al ministro Giorgetti di riferire immediatamente in Parlamento su quanto sta accadendo”, scrive in una nota il capogruppo democratico nella Commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo.
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