L’imbrattatore seriale colpisce a Sottomarina: vernice rossa sulle pietre d’Istria
Vernice rossa sui sassi in pietra d’Istria della diga e sul cantiere del “Giardino sospeso” di piazzale Europa. L’imbrattatore seriale, che si firma con un fantasmino e la sigla Gs13, è tornato a colpire anche a Sottomarina provocando lo sdegno della città, stanca di subire vandalismi al patrimonio storico.
L’autore rischia la condanna a un anno di reclusione e una multa di 2.000 euro, ma in molti sperano che gli siano imputati anche i costi dei danni provocati, a Sottomarina come nei mesi scorsi a Rosolina e nel Basso polesine, e magari anche un periodo di lavori socialmente utili.
Tra i primi a denunciare il grave episodio, il consorzio di promozione Lidi di Chioggia che ha pubblicato anche la foto che ritrae la scritta “Tu sei qui, ma l’amore va oltre” con la sigla e il fantasma che ride, a pochi metri dal faro che campeggia in diga.
La rabbia
«Un grave atto di vandalismo ha colpito la diga di Sottomarina», si legge nel post, «un’opera architettonica straordinaria situata alle bocche di porto di Chioggia, patrimonio Unesco e simbolo della bellezza del litorale veneto. La diga, realizzata in pregiato sasso d’Istria e considerata una delle più belle d’Italia, è stata imbrattata con vernice rossa, rovinando un luogo iconico visitato da oltre un milione di persone ogni anno. Questo gioiello, da sempre motivo di orgoglio per la città, è apprezzato non solo per il suo valore storico, ma anche per la sua importanza paesaggistica e culturale, rappresentando una delle mete più amate della laguna di Venezia. Non possiamo che essere indignati e augurarci che quanto prima il responsabile di questo oltraggio sia individuato dalle forze dell’ordine a cui è stata sporta denuncia e sia punito con una pena esemplare».
Dopo la segnalazione sono intervenute le autorità locali in sopralluogo per documentare il reato e procedere con la richiesta di autorizzazioni per la pulizia del sito, che ricade in area demaniale. «Siamo tutti indignati», commenta il sindaco, Mauro Armelao, «Abbiamo davanti un povero imbecille che da anni si diverte a imbrattare case, muri, strade e ora anche la nostra splendida diga. Mi auguro che questo idiota venga identificato il prima possibile così da obbligarlo a ripulire tutto quello che ha sporcato in questi anni e a pagare gli interventi di pulizia già effettuati. Ora controlleremo tutte le telecamere della zona e poi se verrà identificato non ci sarà nessuno sconto da parte dell’amministrazione comunale».
Dopo la diga, il giorno successivo una scritta simile, “L’amore va più alto” e con la stessa firma, è stata scoperta anche sulla recinzione del cantiere aperto in piazzale Europa nell’area ex Siamic dove è in corso di realizzazione il complesso residenziale e commerciale “Giardino sospeso”. L’area è ben coperta dalle telecamere che potrebbero fornire qualche informazione utile per arrivare all’identificazione dell’imbrattatore.