Sanità, Bindi smonta i numeri di Meloni: “Solo bugie, l’aumento è di appena 130 euro. Questa è una destra illiberale e liberista”. Su La7
“I numeri non sono un’opinione e bisognerebbe evitare di dire bugie sui numeri, perché, appunto, siccome non sono un’opinione, sono bugie che hanno le gambe corte o il naso lungo, come si preferisce”. Così a In altre parole (La7) l’ex ministra della Sanità Rosy Bindi, parafrasando una dichiarazione di Giorgia Meloni, sbugiarda le cifre sciorinate dalla presidente del Consiglio e dal suo governo sui fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale.
“Devo dire che la gag nella quale la presidente del Consiglio sbaglia una sottrazione – premette Bindi, riferendosi all’ospitata di Meloni da Bruno Vespa – è stata anche simpatica, sicuramente più simpatica di quando fa alcune repliche in Parlamento con toni comizianti. Il punto è che non è che ha sbagliato la sottrazione, ma ha proprio sbagliato i conti“.
E spiega, mostrando una tabella sul suo iPad: “Meloni ha detto che quanto viene speso per ciascuno di noi per curarci a carico del Fondo Sanitario nazionale sarebbe aumentato di 396,95 euro, da quando lei è al governo. In realtà questa cifra la si ottiene sommando dal 2018 fino al 2025. Peccato che la presidente del Consiglio – continua – stia governando l’Italia dal 2022 e che quindi lei possa attribuire al suo governo non 400 euro di aumento, ma appena 130 euro. Meloni ha preso le leggi di bilancio che hanno aumentato il Fondo Sanitario dei governi contro quali lei ha votato. Sono, infatti, il governo Conte e il governo Draghi che hanno aumentato il Fondo Sanitario”.
Bindi aggiunge: “I numeri non sono un’opinione, quindi Giorgia Meloni non può dire agli italiani che lei ha aumentato di 400 euro il carico di ciascuno di noi per poterci curare, perché è appena di 130 euro. E i numeri assoluti in sanità non dicono nulla. Il Fondo Sanitario aumenta ogni anno. Il problema è che l’aumento che conta è la percentuale sul Pil nel nostro paese e soprattutto sul bisogno effettivo: allo stato attuale, non è mai stato così basso il Fondo Sanitario in Italia rispetto al nostro Pil“.
L’ex presidente dell’Antimafia sottolinea che gli stanziamenti in bilancio della finanziaria del governo Meloni sono assolutamente insufficienti. E osserva: “È evidente che tutto questo poi stia portando progressivamente a qualcosa che non dicono, perché non hanno il coraggio di dirlo. Loro fanno mancare i fondi alla sanità che si potrebbero trovare tassando chi produce armi, le banche, quanti hanno guadagnato sui farmaci e sull’energia, ma non lo fanno – aggiunge – E non perché non ci sono i soldi, ma perché non hanno il coraggio di trovarli dove sono, perché non rispettano la progressività del sistema fiscale e soprattutto perché vogliono privatizzare la sanità. Io vedo una strategia precisa che loro non hanno il coraggio di dire”.
“Ma loro chi? – chiede Massimo Gramellini – Perché quella che è al governo nasce come destra sociale”.
“Eh ma se la sono proprio dimenticata – risponde Bindi – Questa è una destra illiberale e liberista“.
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