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Ноябрь
2024

I commercianti di Gorizia alzano la voce: «Dateci il programma di Go!2025»

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Meno di cento giorni all’inaugurazione della Capitale europea della cultura 2025. Tempus fugit. E, tranne qualche presentazione parziale, ancora non c’è il programma ufficiale di Go!2025: quello completo e definitivo.

E un po’ di inquietudine comincia a maturare, soprattutto fra i commercianti e gli esercenti di Gorizia. Già, perché il Comune e l’organizzazione chiedono alla categoria di produrre il massimo sforzo e tenere il più possibile aperti i battenti delle proprie attività, ma la risposta che arriva dai negozianti è sempre la stessa: «Dateci il programma in maniera tale da capire e avere il quadro complessivo della situazione. Solo così possiamo mettere in piedi un piano d’attacco».

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Ma il quadro di tutti gli spettacoli ancora non c’è, ci sono eventi (anche molto importanti) annunciati a spizzichi e bocconi, e non v’è certezza che tutti i lavori pubblici possano essere conclusi in tempo per l’8 febbraio, quando si aprirà ufficialmente quella che vuole essere la stagione del rilancio per Gorizia e Nova Gorica.

Gianluca Madriz, presidente di Confcommercio Gorizia, è molto chiaro. E riassume la posizione della categoria che, in questo momento, resta alla finestra in attesa di capire cosa realmente accadrà l’anno prossimo. Peraltro, i concerti di Alanis Morrisette e Sting a Villa Manin non hanno scatenato salti di gioia: in molti, se non tutti, avrebbero preferito si svolgessero a Gorizia, epicentro (assieme a Nova Gorica) della Capitale europea della cultura.

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Cosa sta succedendo? «Quello che noi, come categoria, più volte abbiamo segnalato in modo molto sereno ma fermo è che è necessario avere una programmazione. Con urgenza. Non pretendiamo di avere in mano il calendario degli eventi completo al 101 per cento ma almeno al 70 per promuovere le attività, soprattutto nel campo della somministrazione e della ricettività. L’obiettivo è di avere l’impatto migliore affinché turisti e visitatori siano incitati a tornare anche negli anni prossimi, dopo il 2025».

Ecco perché, secondo i commercianti e gli esercenti, «ogni giorno è prezioso, soprattutto adesso che siamo a breve distanza dall’inaugurazione. Vanno benissimo i grandi eventi ma ci vuole tutto quel corollario a sostegno che anche noi possiamo e dobbiamo costruire. Dateci gli strumenti, dateci un programma completo».

Madriz lancia messaggi molto chiari. E sgombra subito il campo da quelle che definisce «cattive interpretazioni». «Deve esser chiaro: qui non c’è spazio per le polemiche perché la posta in gioco è troppo alta per mettersi di traverso e incrociare le braccia. La nostra è una disponibilità to-ta-le. Quindi, in un’ottica di collaborazione onesta e a 360 gradi, deve essere data risposta alle esigenze degli operatori in tempi molto brevi. Ne ho parlato anche con il sindaco Rodolfo Ziberna nei giorni passati: non abbiamo bisogno di incontri fatti di parole e annunci, quello che a noi serve è un cronoprogramma definito per poter dare il nostro apporto».

Il numero uno di Confcommercio Gorizia, insomma, si appella ai Comuni, al GectGo, anche a Zavod Go!2025. «Dobbiamo lavorare assieme, in modo che questo territorio possa godere sì di un momento importante, il 2025, ma possa crescere negli anni a venire per tornare ai fasti del passato». —

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