Nuovi negozi e locali riaperti a Padova: ecco come cambiano via Altinate e via San Fermo
Le vie dello shopping a Padova sono in profonda evoluzione, il focus è su via Altinate e via San Fermo. Ecco come stanno cambiando tra aperture e rinnovamenti.
Via Altinate
A poco a poco la storica via Altinate a Padova sta diventando una delle strade dello shopping più frequentate. Aprono nuovi negozi e locali pubblici e sta crescendo anche il suo ugualmente storico lato B, che si trova dopo il Centro San Gaetano fino alla Chiesa di Santa Sofia.
Tre giorni fa, vicino al passaggio pedonale all’angolo con Riviera Ponti Romani, è stato inaugurato Palais des Thés. Un monomarca che esiste in Francia dal 1987 con un centinaio di negozi, sbarcato per la prima volta in Italia proprio con l’apertura in città.
«Dalla ricerca di mercato è emerso che Padova è diventata una delle città più attrattive dal punto di vista commerciale», spiega il direttore Matteo Amatruda, che coordina il lavoro di 4 collaboratori. Negli spazi, al civico 82, una volta occupati da Manuel Orvieto, ha aperto i battenti Bianco Perla, il primo negozio per la biancheria della casa in Italia al di fuori dell’azienda toscana.
Poi ci sono i locali che stanno aprendo lungo il percorso da Porta Altinate al Centro San Gaetano, tra cui Tally Weijl, di fronte all’ingresso di Coin. Funzionano le nuove attività a ridosso della Galleria 38, fino a pochi anni fa in condizioni precarie; tra le altre Olio Carli.
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«Porto avanti l’ottica Zaramella dal 1995 (quella vicina alla storica barberia guidata da Adriano Tasinato, ndr)», dice Roberta Cacco. «Prima del Covid il commercio andava così cosi. Poi ho vissuto gli anni bui della pandemia. A poco a poco stanno riaprendo le vetrine che erano state spente. Il passaggio è cresciuto a tutti i livelli. Personalmente ho nostalgia della governance degli anni dell’associazione Borgo Altinate, ai tempi di Manuel Orvieto; oggi ogni commerciante è chiuso nella propria bottega».
Nella seconda parte di via Altinate è stata riaperta l’Osteria Antica Colonna, il tempio sacro del rugby padovano aperto dal 1968, dove si gustano sia i piatti della cucina veneta che quelli della tascana. Il gestore è Chicco Contin, ex principe della movida padovana: «Via Altinate è in pieno rilancio. C’è un continuo passaggio a tutte le ore sino a tarda sera. Si vedono anche tanti turisti. Mancano alcune cose: la musica e più luce sotto i portici e lungo la strada, dove ci sono tanti splendidi palazzi. Sarebbero ben accolti anche i mercatini. Per il resto ci vorrebbe una maggiore attenzione per gli spazi che ci sono a fianco della chiesa di Santa Sofia, dove, sul lato ovest, ci sono negozi chiusi da decenni».
Via San Fermo
Via San Fermo, il tratto pedonalizzato di strada che dai più è considerata come una specie di via Montenapoleone, da qualche anno ha perso lustro e lusso. Nel tempo sono state tante le attività commerciali che se ne sono andate e molte le vetrine rimaste sfitte per mesi o anni.
I primi marchi a lasciare la zona anni fa furono Cartier e Bulgari, poi tanti altri brands da sempre sinonimo di classe ed esclusività hanno ritenuto la piazza euganea poco appetibile. Tra gli ultimi a chiudere i battenti è stato Miu Miu.
A stretto giro anche la firma Falconeri dirà addio alla via, al suo posto ancora non si sia cosa aprirà, intanto il titolare dell’esercizio commerciale Davide Pavan ha deciso di aprire in piazza Cavour, dove prima era attivo Intimissimi, che a sua volta qualche mese fa si è trasferito nell’ex store di Massimo Dutti.
Ultimamente in via San Fermo pare di essere in una stazione viste le partenze di nuove attività e gli addii. A chiudere i battenti a fine anno nel tratto non pedonalizzato della strada anche FClass, la cui titolare ha ricordato come il commercio padovano fatto di piccole botteghe sia stato poco aiutato, zero incentivi per risollevare le sorti della strada.
A tenere botta ci pensa il super brand Hermès, la crisi pre e post Covid pare non abbia intaccato il colosso del lusso francese. Sulle sue vetrine tamponate con eleganza è comparso un cartello che informa la clientela: “dal 17 ottobre al primo dicembre di quest’anno, lo store sarà chiuso per lavori di ristrutturazione”.
L’invito è a essere presenti il due dicembre, quando il negozio riaprirà in prossimità delle festività natalizie. Uno degli ultimi invece ad approdare sulla via, che rimane tra le più glamour del centro, è stato Golden Goose, il brand veneziano di accessori e abbigliamento nato nel 2000 e diventato un must anche agli skatepark di Los Angeles.
Dal punto di vista estetico la via è decisamente bella, ma i tempi sono difficili, come conferma Davide Pavan titolare di Falconeri e da giugno anche di Atelier Emè. «Ho organizzato molti eventi nel negozio di via San Fermo, perché volevo offrire un’esperienza sensoriale» racconta Pavan, «ma devo ammettere che la zona nel tempo ha perso l’allure che aveva».