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Ноябрь
2024

Minorenne violentata a Venezia: la testimone sentita dai carabinieri

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È rimasta in caserma circa un’ora e ha raccontato tutto quello che aveva già anticipato ai giornali, fornendo ai militari il quadro completo di quella che sembrerebbe essere una violenza sessuale consumata nei bagni di un bar dell’area realtina, e che avrebbe visto come vittima una turista di appena 17 anni.

La ventenne veneziana che la notte di Halloween, in Erbaria, ha raccolto il pianto disperato di una minorenne ieri si è presentata alle forze dell’ordine e ha confermato tutto: ora gli uomini dell’Arma sono alla ricerca della giovane che sarebbe stata aggredita, per poter finalmente chiudere il cerchio e stringerlo attorno agli eventuali responsabili.

La vicenda

La storia, che la soccorritrice ha voluto condividere sulla stampa locale ancora ieri, parla di una ragazzina arrivata in laguna scortata dalla cugina, più grande di lei di qualche anno; la ventenne veneziana però l’ha incontrata quando era già stravolta da quello che le sarebbe accaduto: ginocchia sanguinanti, viso rigato dalle lacrime, la turista era ancora alterata dall’alcol e tra i singhiozzi spiegava di essere stata abusata da un ragazzo più grande, che aveva detto di essere un militare, in città per le celebrazioni del 4 novembre; i due avevano passato qualche momento assieme, apparentemente in sintonia, anche se con qualche bicchiere di troppo.

Quando la 17enne è andata in bagno lui l’avrebbe seguita e, dietro la porta della toilette, aggredita. A nulla sarebbero serviti i rifiuti della ragazza, l’assalitore le avrebbe strappato gli slip e, dopo averla violentata, l’avrebbe lasciata lì, sola. Dalle domande che la soccorritrice veneziana ha rivolto ai ragazzi presenti ai margini di campo Bella Vienna, subito dopo aver ascoltato la 17enne, sarebbe emersa anche una chat in cui qualcuno si vantava della violenza.
Su tutti questi elementi cercheranno ora di fare luce i carabinieri, che dopo aver ascoltato la ventenne hanno ricavato diversi spunti di indagine per approfondire l’accaduto.

Le indagini

Un primo aiuto lo daranno sicuramente le telecamere della videosorveglianza della zona, controllatissima sia tramite il sistema comunale sia grazie a numerosi impianti privati: i militari stanno recuperando tutti i filmati registrati nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, con l’obiettivo di far combaciare la testimonianza, gli orari del racconto, le immagini.

Ancora più importante, però, sarà individuare la vittima: quando sono intervenuti in area realtina, giovedì, i carabinieri non hanno trovato più nessuno: le due cugine si erano allontanate e lo stesso aveva fatto la ventenne veneziana, che le ha seguite per convincerle a denunciare.

E, in verità, se gli elementi in mano alle autorità fossero sufficienti non sarebbe neppure necessaria una querela: per una violenza sessuale su una minore, infatti, si può procedere d’ufficio.